Se un racconto arriva a toccarti ti resterà accanto, infestando quei luoghi della mente che visiti molto di rado

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Sherlock Holmes dal nuovo film di Guy Richie
“Da giovane, e davvero non sembra sia passato tutto questo tempo, adoravo i libri di racconti. I racconti li potevi leggere dall’inizio alla fine in quelle pause che avevi a disposizione per la lettura: durante l’intervallo al mattino o il sonnellino dopo pranzo, oppure sui treni. Prendevano l’abbrivio, si mettevano in moto e ti trasportavano in un nuovo mondo, per ricondurti sano e salvo a scuola o a casa nel giro di mezz’ora o giù di lì.
I racconti che leggi quando hai l’età giusta non ti abbandonano mai davvero. Magari ti dimentichi chi li ha scritti o come si intitolava la storia. A volte ne dimentichi la trama, ma se un racconto arriva a toccarti ti resterà accanto, infestando quei luoghi della mente che visiti molto di rado.”
In maniera mirabile Neil Gaiman descrive il suo amore nei confronti dei racconti; io vi consiglio le seguenti raccolte di short stories, storie brevi di eccezionale godimento intelletuale. Nella mia memoria di sicuro rimangono i meravigliosi racconti delle avventure di Sherlock Holmes, scritti da Conan Doyle oltra a quelli di Edgar Alan Poe, di Asimov, e da me letti quando avevo circa quindici anni; ma anche i racconti brevi, vari capolavori come La Sentinella di Frederic Brown:
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d’anni, quest’angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c’era arrivato anche il nemico. Il nemico, l’unica altra razza intelligente della galassia… crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all’erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame…
corpo-elettrico.jpgIo canto il corpo elettrico! Racconti,Bradbury Ray, Mondadori. Tom e i suoi fratelli avevano perso la madre da piccoli, ma potevano vantare l’esperienza unica di aver assistito alla nascita della propria nonna. Una nonna fuori del comune, nata dalla mente di un calcolatore e programmata per educare i nipoti e parlare correntemente 12 lingue. In questo e negli altri racconti inclusi in questa antologia, Bradbury cerca di far coesistere realtà lontanissime, gli incubi visionari indotti dalla società tecnologica e le memorie di una provincia americana immobile e assopita: robot con pezzi intercambiabili chiamati a risolvere i problemi più pressanti dell’americano medio, macchine del tempo, neonati a forma di piramide e motel che ospitano strani inquilini.
uomoill.jpgL’uomo illustrato Bradbury Ray, Fanucci.L’uomo illustrato è in continuo movimento, e gli arcani disegni che ne ornano il corpo narrano storie inimmaginabili: vicende di amore e gioia, disperazione e morte, ambientate agli albori dell’umanità, nel suo radioso passato e nel suo futuro decadente e tormentato: diciotto storie in cui magia e verità si fondono in un caleidoscopico, meraviglioso arazzo intessuto dall’immaginazione senza pari di Ray Bradbury. Riccorendo a un’ingegnosa invenzione narrativa che apre e chiude il libro, Bradbury racconta del suo incontro con l’uomo illustrato, un vagabondo il cui corpo costellato di tatuaggi è un vero e proprio dipinto vivente. Le figure vi prendono vita come per magia, rivelando la propria storia allo sconcertato ascoltatore.
8842914479.jpgTutti i racconti vol.1 Vernor Vinge, Nord. Fin dal suo primo racconto, apparso nel 1965, Vernor Vinge ha saputo forgiare una carriera autoriale davvero unica e irripetibile, segnata dalla sua straordinaria capacità di trattare idee e tematiche destinate a incidere non soltanto sul genere fantascientifico, ma anche sulla percezione del mondo moderno, delle sue sfide e delle sue contraddizioni. Già nel 1981, con Il vero nome, Vinge ha infatti descritto in modo straordinariamente vivido e convincente quello che, tre anni dopo, William Gibson definirà «cyberspazio» e che influenzerà numerosissimi scrittori. E, nel 1993, con il suo celebre saggio sulla «singolarità tecnologica» ha prospettato un rivoluzionario – e temibile – punto di svolta dell’umanità («Entro trent’anni, disporremo dei mezzi tecnologici necessari per creare un’intelligenza superumana. Poco dopo, l’era degli esseri umani finirà. È evitabile un simile progresso? E, se esso non è evitabile, è possibile orientare gli eventi in modo tale che noi possiamo sopravvivere?»), una teoria che ha avuto notevoli sviluppi, in campo sia scientifico (soprattutto con gli studi di Ray Kurzweil) sia letterario (per esempio nelle opere di Greg Egan). Caratterizzati da una magistrale tecnica narrativa e da un sorprendente slancio visionario, i racconti presentati in questo volume offrono dunque ai lettori che apprezzano il sense of wonder della vera fantascienza creativa una panoramica completa su un autore che, ancora oggi, non smette di stupire.
rapporto.jpgRapporto di minoranza e altri raccontiPhilip K Dick, Fanucci. Il racconto che dà il titolo all’antologia descrive una polizia del futuro che arresta i criminali prima che questi commettano i loro reati. In questi racconti, influenzati dalla repressione maccartista, dall’isteria nucleare, da una forte consapevolezza politica e sociale, Dick si interroga sulla condizione umana, sulla violenza e la repressione esercitata dalle autorità, sul militarismo e la paranoia, ergendosi a cantore di un’umanità debole e spesso indifesa che è la vera protagonista delle sue opere.
dickrqacconti.jpgTutti i racconti (1947-1953). Vol. 1 Philip K Dick, Fanucci. Trentatré racconti, pubblicati tra il 1947 e il 1953, di un Philip K. Dick che muove i primi passi nella letteratura fantascientifica: storie che possono essere raggruppate in tre categorie principali, quella basata sul grimmick, la trovata che risolve un complesso quadro di indizi volti a porre l’enigma di una civiltà aliena, quella dei racconti di fantasia, in cui l’immaginazione dickiana può uscire dagli schemi ed esprimersi al meglio, e quella fondata sul tema della guerra, una delle sue ossessioni, che risente ancora delle visioni apocalittiche con cui l’umanità ha visto schiudersi il secondo conflitto mondiale. I principali temi cari all’autore sono quasi tutti già presenti in questa antologia: il rapporto con Dio, la diversa percezione del reale e le sue differenti sfaccettature, il conflitto tra vita biologica e artificiale, l’angoscia dell’impossibilità di comunicare con gli altri e l’attenta osservazione della società e del mondo intero.
clarkesentinella.jpgLa sentinella di Arthur Clarke, Net Editore.Un geologo lunare, una mattina, mentre prepara la sua colazione al campo base nel Mare Crisium, vede in lontananza un bagliore metallico. Seguendolo, arriverà sul bordo di un cratere dove si erge un’enigmatica piramide metallica. Chi l’ha lasciata in quel luogo? È una sorta di sentinella che gli abitanti di un altro pianeta hanno messo lì come avamposto, come segnale, come messaggio ai terrestri? Oltre a questo celebre racconto del 1948 la raccolta comprende altri racconti, come “Angelo custode”, “Canti della terra lontana” e “Incontro con Medusa”.
vagabondodellospazio.jpgIl vagabondo dello spazio di Frederic Brown, Urania. Il vagabondo dello spazio è una raccolta di racconti di Frederic Brown, prende il nome da un romanzo contenuto al suo interno, “Il vagabondo dello spazio” appunto. I racconti sono sedici, alcuni molto brevi, altri di diverse pagine, ma tutti si contraddistinguono per una cosa fondamentale: La genialità. Come ho già detto sono opere geniali, di quella fantascienza dal sapore antico, dove tutto è possibile, dove per un caso su miliardi accade quella particolare cosa che dà vita alla storia.
I racconti, soprattutto i più brevi sembrano scontati, fin dalle prime righe si ha l’impressione di sapere già come andranno a finire, ma poi, succede qualcosa, non il classico “colpo di scena”.
vagabondodellospazio.jpgSogni di robot di Isaac Asimov, Editore net. La leggendaria robopsicologa Susan Calvin interroga il robot LVX-1 sulla sua capacità, del tutto unica, di sognare, e schiude un’inquietante finestra sugli strati nascosti del suo cervello positronico. Accanto alle storie di robot, altre affrontano temi classici di Asimov, come il thriller extraterrestre, il puzzle scientifico o il suspense psicologico.
vedovineriracc.jpgI racconti dei Vedovi Neri, Isaac Asimov,Millenium Fax. Questo è il primo di una serie di quattro volumi in cui sono raccolti i racconti “gialli” di Asimov. I Vedovi Neri sono un gruppetto di rispettabili signori che una volta al mese si riuniscono a cena, senza le mogli, per risolvere un piccolo o grande mistero. Che cosa è stato rubato a un collezionista sicuro di aver subito un furto, ma incapace di individuare l’oggetto mancante? Quale segreto nasconde una collezione di bustine di fiammiferi? Come fa una ragazza a “vedere” un incendio mezz’ora prima che scoppi, a migliaia di chilometri di distanza? Come può servire l’ora legale a commettere qualcosa di molto illegale? In questi racconti uno dei più grandi scrittori di fantascienza si cimenta con il giallo creando dodici gioielli di logica, il cui deus ex machina, degno della miglior tradizione degli Sherlock Holmes e dei Poirot, è un impagabile maggiordomo che porge la sorprendente soluzione dei misteri con la stessa grazia discreta con cui versa vino d’annata.
borges.jpgJorge Borges, Finzioni, Einaudi. Un falso paese scoperto “nelle pagine di un’enciclopedia plagiaria”, Uqbar, e un pianeta immaginario, Tlön, “labirinto ordito dagli uomini” ma capace di cambiare la faccia del mondo; il “Don Chisciotte” di Menard, identico a quello di Cervantes eppure infinitamente più ricco; il mago che plasma un figlio nella materia dei sogni e scopre di essere a sua volta solo un sogno; l’infinita biblioteca di Babele, i cui scaffali “registrano tutte le possibili combinazioni dei venticinque simboli ortografici… cioè tutto ciò ch’è dato di esprimere, in tutte le lingue” e che sopravviverà all’estinzione della specie umana; il giardino dei sentieri che si biforcano; l’insonne Funes, che ha più ricordi di quanti ne avranno mai tutti gli uomini insieme.
edgaralanpoe.jpgTutti i racconti del mistero, dell’incubo e del terrore, E. Poe, Newton Compton. Tutte le opere di Poe presenti in questa raccolta possiedono la stessa caratteristica. Sono un labirinto, una pianta carnivora che non abbandona più la preda, il lettore che, anche solo per caso, si lasci attirare dal primo rigo, non può più tirarsi indietro ed è costretto a proseguire. In questo volume è raccolta la migliore produzione di Poe, da “Ligeia” a “La mascherata della Morte Rossa. I delitti della via Morgue. La scarabeo d’oro”. In questi racconti l’analisi e il ragionamento si fondono con l’immaginazione visionaria, creando capolavori indimenticabili nei quali il macabro s’allea col delitto, l’incubo con la follia, l’amore con la morte.
alcrepuscolo.jpgAl crepuscolodi Stephen King, Sperling & Kupfler. In questi tredici racconti, King mette in scena l’imprevedibile umanità di personaggi che si trovano a vivere storie semplici o ai limiti del reale. L’11 settembre Scott si è dato malato e inizia a trovare in casa degli oggetti appartenuti ai suoi colleghi. Dopo che Monette si è sfogato, raccontando a un autostoppista sordomuto di essere stato tradito, sua moglie viene trovata morta in una stanza d’albergo. Janet è sposata ad Harvey da trent’anni e comincia a non poterne più, soprattutto dopo che lui è andato in pensione e ciondola tutto il giorno per casa. E un gatto arriverà direttamente dall’Inferno.
il-corpo-in-stagioni-diverse.jpgStagioni diversedi Stephen King, Sperling & Kupfler. Un quartetto di racconti in bilico tra l’orrore e l’avventura, l’incubo e la fantasia. Il riscatto di un uomo condannato ingiustamente per omicidio. Il morboso rapporto tra un adolescente e un ex nazista. Quattro ragazzini alla ricerca del cadavere di un coetaneo. Una donna che partorisce in circostanze surreali. Quattro storie da brivido, agghiaccianti e paradossali, che hanno per protagonisti mostri moderni.
cdickens_leggersi.jpgDa leggersi all’imbrunire di Charles Dickens, Einaudi. Il romanziere più popolare dell’età vittoriana si è cimentato con successo nei racconti di fantasmi. In quest’ampia scelta della sua miglior produzione, il soprannaturale assume i tratti dimessi del quotidiano: perché anche quando parla di fantasmi Dickens rimane un osservatore straordinariamente acuto dei rapporti umani.
08729.jpgRacconti del misteroConan Doyle, Magiche reincarnazioni, visioni occulte, misteriosi delitti che sfuggono a ogni indagine e mostri scaturiti da ere dimenticate. Una straordinaria raccolta di racconti del sovrannaturale che mostrano tutta la fervida e originale fantasia del creatore di Sherlock Holmes
lovecraft.jpgTutti i raccontiHoward Lovecraft, Mondadori. Da Robert Bolch a Fritz Leiber, Henry Kittner e, indirettamente, Ray Bradbury, Lovecraft ha esercitato un influsso determinante su gran parte della narrativa fantastica del dopoguerra. Nei racconti Lovecraft rivela l’invidiabile capacità di gettare un ponte tra il mondo dei sogni e quello della veglia, finché a poco a poco l’uno trascolora nell’altro in una amalgama originalissimo. Abissi senza fondo che si spalancano su altre sfere di realtà, corridoi sotterranei che si snodano sotto le fondamenta di edifici familiari, esseri mostruosi che riempiono, al tempo stesso, di meraviglia e di terrore: i protagonisti della narrativa lovecraftiana non sono esseri umani, ma terribili forze arcana dell’ignoto.
enignmi-e-misteri.jpgEnigmi e misteri. I quindici migliori racconti dell’età d’oro del giallo scelti dai maestri del genere e dai critici più autorevoli – GIALLO – Polillo – I Bassotti. Uno dei grandi divertimenti degli autori dell’età d’oro del giallo era quello di cercare d’ideare storie e situazioni sempre più complicate e ingegnose allo scopo non solo di stupire il lettore, ma anche di dimostrare ai colleghi scrittori di essere più astuti e inventivi di loro. Questa competizione ha prodotto alcuni testi memorabili che sono entrati a far parte a pieno titolo della storia del giallo. E, inevitabilmente, sono fiorite classifiche, non dei libri più venduti, come si usa adesso, ma delle storie “migliori”. Tutti i più importanti critici e studiosi e molti dei più famosi scrittori di mysteries si sono cimentati nell’impresa di individuare i capolavori del genere, non solo tra i romanzi, ma anche tra i racconti. E questa raccolta nasce proprio dalle loro scelte. Tutte le 15 storie inserite in “Enigmi & Misteri” hanno – come si dice oggi – uno o più sponsor d’eccezione il cui nome è riportato all’inizio di ciascun racconto. Ecco perché nelle pagine di questa antologia il lettore troverà quelli che possono essere considerati tra i migliori racconti gialli dell’età d’oro del genere
cimiteroqb0.jpgIl cimitero senza lapidi e altre storie nere.Neil Gaiman, Mondadori. Nobody Owens cade dal melo ai confini del cimitero, nel terreno sconsacrato dove sono sepolti i malvagi, e decide di donare una lapide alla strega che lo soccorre. Jack incontra un troll sotto il ponte della ferrovia e da quel momento la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte. Un nobile cavaliere trova il Santo Graal nel salotto di una vecchina che non ha alcuna intenzione di spostarlo dal suo grazioso caminetto. Tra l’horror, il fantasy e il giallo hard boiled, undici racconti per rabbrividire e sorridere. Racconti che, come scrive lo stesso Gaiman, sono “viaggi fino all’estremo opposto dell’universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l’ora di cena”

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