Maigret – 1×01 Sets a trap

Jean Gabin, Gino Cervi e Bruno Cremer sono i migliori Maigret che abbiano solcato il piccolo e grande schermo per interpretare il commissario francese più famoso al mondo e protagonista dei romanzi polizieschi omonimi di George Simenon. Personalmente adoro il Maigret di Bruno Cremer che lo interpretava con una tale naturalezza da fare rimanere senza parole.
In questi giorni Maigret torna sul piccolo schermo in una miniserie in due puntate targata ITV (canale della tv inglese) e  interpretato da Rowan Atkinson (attore divenuto famoso grazie a Mr Bean). Due film tratti da due tra i più famosi libri di Simenon, della durata di 120 minuti ciascuno, ambientati negli anni ’50 a Parigi. Maigret Sets a Trap (La trappola di Maigret) e Maigret’s Dead Man (Il morto di Maigret). Ebbene si Rowan Atkinson ha superato la prova, il suo Maigret non è niente male così come l’ambientazione e la regia. Non hai livelli eccelsi dei tre mostri sacri che ho citato ma non mi è per miente dispiaciuto.

Trama
Sono ormai cinque, in meno di sei mesi, le donne accoltellate. Tutte nella stessa zona, il XVIII arrondissement, a nord di Place Clichy. Tutte alla stessa ora, tutte con lo stesso rituale: dopo averle colpite alle spalle, l’assassino straccia loro le vesti. Ma non le deruba, né le violenta. La polizia brancola nel buio. Sarà Maigret – dopo un interessante discussione con uno psichiatra – a risolvere il caso. Per riuscirci dovrà tendere all’assassino una doppia trappola mortale, ma soprattutto dovrà scavare nell’oscura psiche di un uomo apparentemente rispettabile, sviscerare il suo perverso legame con due donne – la madre e la moglie – tiranniche e protettive al tempo stesso e smontare il tortuoso meccanismo che l’ha indotto a uccidere.