L’ultima legione

ultima_legione.jpgDa pochi giorni è uscita in libreria L’ armata perduta ultima fatica letteraria di Valerio Massimo Manfredi uno dei più venduti scrittori italiani, la storia narra una delle più epiche avventure dell’età antica, la lungha marcia, attraverso incredibili pericoli e peripezie, che diecimila mercenari greci dopo la disfatta del principe persiano Ciro compiono per tornare in patria. Prima o poi lo leggerò (adesso no data la lista lunghissima di libri che hanno la precedenza, ho terminato Accelerandoe iniziato La crociata delle tenebre) ma nel frattempo vi consiglio assolutamente di leggere L’ultima legioneEditore: Mondadori.

Ho letto quasi tutti i libri di Manfredi e quello che più mi è piaciuto (lo metto tra i migliori di sempre) è decisamentel’ultima legione, lasciate perdere lo sciagurato e scalcinato, senza capo ne coda film, se lo avete visto avete buttato via i vostri soldi ma il libro è tutta un’altra storia, molto avvincente e con personaggi leggendari (Aurelio che incarna i valori eroici della romanità e Meridius Ambrosinus misterioso precettore proveniente da una lontana isola, una spanna sopra tutti) e un ottimo finale a sorpresa, il tutto in un contesto storico ben definito e verosimile (non alla Dan Brown per intenderci).

Note di copertina:
Anno Domini 476. Nella pianura fra Pavia e Piacenza, una coltre di nebbia ricopre il paesaggio come un sudario. A un tratto un’orda di cavalieri barbari emerge dalla foschia e si abbatte sul campo della Legio Nova Invicta, leggendario baluardo di romanità a difesa di Romolo Augusto, un ragazzo di tredici anni, l’ultimo imperatore romano d’Occidente. Tutto è perduto: Odoacre, il generale germanico delle milizie barbare, fa sterminare la famiglia imperiale per mano del sanguinario Wulfila, depone Romolo Augusto e lo confina nell’isola di Capri. Il sipario cala definitivamente sulla civiltà di Roma.
Ma non tutti sono morti. Dal campo del massacro risorge un pugno di legionari che paiono immortali: Rufio Elio Vatreno, veterano di infinite battaglie, Cornelio Batiato, un gigante etiope dalla forza smisurata, e Aureliano Ambrosio Ventidio, detto Aurelio, il comandante, il più leale e valoroso di tutti.
A loro si aggiunge Livia Prisca, formidabile guerriera sorta come una magica apparizione dalle paludi fumanti di Ravenna. La loro disperata missione è liberare Romolo Augusto insieme a Meridius Ambrosinus, il suo enigmatico precettore, anche a costo della vita. Ha inizio così una caccia all’uomo senza esclusione di colpi: l’intelligenza di Aurelio, le astuzie magiche di Ambrosinus, il temerario coraggio di Vatreno, i formidabili muscoli di Batiato, l’agilità belluina di Livia proteggeranno e guideranno l’ultimo Cesare in una fuga a perdifiato attraverso un’Italia e un’Europa devastate e drammaticamente affascinanti, fino all’ultimo approdo, fino all’ultima resa dei conti in un luogo desolato agli estremi confini del mondo.
Un tiranno che si nasconde dietro una maschera d’oro, un’arma segreta e invincibile, un’antica profezia druidica, un’armata fantasma sono i pezzi che si muovono sulla magica scacchiera di questo romanzo fino all’ultima, incredibile mossa a sorpresa. Muore un mondo che si era creduto immortale ed eterno, ma sorge un nuovo mito, destinato a varcare i millenni.
Con L’ultima legione Valerio Massimo Manfredi regala ai suoi milioni di lettori una prova di quella felicità narrativa e potenza visionaria che lo rendono unico nella letteratura internazionale d’intrattenimento. La fedeltà agli ideali, l’amicizia, il coraggio dell’altruismo, la passione dell’amore, la formazione alla vita sono i temi eterni che innervano un mondo colto nella malinconia del suo inarrestabile tramonto e illuminano di speranza una nuova civiltà al suo stato nascente.

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