La scala di schild

La scala di Schild di Greg Egan, Urania Collezione
Oggi ho iniziato la lettura di questo romanzo di Greg Egan, scrittore di punta della hard scifi con forti basi di matematica e fisica quantistica.
Piacerà di sicuro a chi ha apprezzato Interstellar. Egan lo ricordo per chi non lo conoscesse è famoso per Permutation City, altri suoi romanzi sono Diaspora, Oceanic, Distres, Axiomatic.

 

La storia si svolge in un futuro in cui gli esseri umani hanno acquisito la capacità di rendersi indipendenti dalle strutture corporee, trasferendo la propria individualità sotto forma di dati, lasciando quindi alla scelta personale se mantenere o meno il legame con una componente fisica tangibile, che comunque può essere distrutta e ricreata secondo necessità. Questo ha comportato il raggiungimento di una sostanziale immortalità, e permesso i viaggi interstellari.

Questa la sinossi ufficiale del romanzo: Fase 1: su una lontana stazione spaziale, Cass e altri scienziati creano una microscopica area dineo-vuoto, con particelle e leggi fisiche diverse da quelle della materia ordinaria. Fase 2: l’esperimento ha successo e il neo-vuoto si rivela più stabile non solo del previsto ma anche della materia ordinaria. Fase 3: sarà quest’ultima a soccombere. A poco a poco il neo-vuoto si allarga, divorando la stazione e i sistemi solari circostanti. Fase 4 (seicento anni dopo): l’umanità si è abituata all’idea di vivere in una sorta di continua fuga da questo mostro del cielo.

Ma non tutti vogliono scappare, tanto più che adesso esiste la “Scala di Schild”, il sistema che permette il passaggio attraverso due universi…

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