Valerian e la città dei mille pianeti

Sono particolarmente affezionato ai film di Luc Besson, da Subway con un ossigenato Christopher Lambert, Lèon con una giovane Natalie Portman, Il quinto elemento, Giovanna d’arco, Adèle e l’enigma del faraone. Un regista che con il genere fantastico ha un rapporto particolare. Besson accarezzava l’idea di portare al cinema la graphic novel concepita da Pierre Christin e disegnata da Jean-Claude Mézièrs fin dai tempi de Il Quinto Elemento, ma solo ora la tecnologia a disposizione del cinema lo ha messo in condizione di realizzare quell’idea. Si tratta di un film dal grande budget, 197,47 milioni di euro, è il film più costoso della storia del cinema francese.

E di tecnologia ed effetti speciali ce ne sono molti al servizio di Valerian e la città dei mille pianeti. L’inizio del film, per esempio, con l’immagine della principessa Mül che raggiunge la mente di Valerian durante il sonno e lì s’innesta, generando gli eventi. Troppa CGI per i miei guati ma dotati di una poetica notevole.
Il paragone con Star Wars è inevitabile, da notare come fu Lucas ad ispirarsi alla graphic novel francese nel 1977, ma Guerre Stellari come trama e filosofia è irraggiungibile come anche I Guardiani della galassia che per ironia sono sopra una spanna rispetto alla creatura di Besson.

Trama:
Valerian e la Città dei mille pianeti è uno strabiliante, psichedelico viaggio intergalattico tra culture aliene e terre incontaminate, al fianco degli agenti speciali operativi Valerian (Dane DeHaan) e Laureline (Cara Delevingne). Incaricati di mantenere l’ordine nel vasto universo, i due giovani agenti fanno squadra sotto le direttive del governo dei territori umani, imbarcandosi in mirabolanti imprese ai confini della galassia. Quando la loro missione li conduce alle porte della città di Alpha, una metropoli rivoluzionaria in continua espansione, e dove esemplari di specie provenienti da diversi angoli dell’universo vivono in un regime pacifico di condivisione del sapere, assistono con i loro occhi ai risultati dell’incredibile progresso tecnologico e scientifico, che emerge dal diffuso benessere della comunità. Tuttavia, dopo secoli di pace e prosperità, qualcuno sta tentando di frenare tale progresso e innescare il crollo dell’intero sistema. Il comandante delle forze umane (Clive Owen) concede agli agenti sul campo meno di dieci ore di tempo per individuare ed estirpare l’origine della minaccia. Intanto Valerian, che ha fama di incorreggibile dongiovanni spaziale, non si lascia sfuggire occasione per corteggiare l’avvenente compagna di squadra, nemmeno se braccato da micidiali nemici o in fuga da creature mostruose.