Ciclo spy story – 2

Tra un episodio di The Walking dead e di di The event prosegue il mio personale ciclo sui film di spionaggio, iniziato qualche settimana fa.

Green Zone. Conquistata Bagdad è ora il momento di trovare quelle armi di distruzione di massa che hanno scatenato il conflitto. L’ufficiale Roy Miller è a capo di una delle molte squadre che ogni giorno si recano nei siti indicati dalla CIA come probabile nascondiglio delle famigerate armi senza trovare nulla, ma diversamente da altri desidera saperne di più.

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Syriana. L’agente della CIA Bob Barnes (magnificamente interpretato da George Clooney, che conferma ancora una volta il proprio interesse verso un cinema socialmente impegnato), caduto improvvisamente in disgrazia e divenuto scomodo testimone – in realtà il film ne sovverte le regole. L’eroe solitario che lotta contro il sistema, non riuscirà a sconfiggerlo, ma ne sarà totalmente sopraffatto.

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L’ombra del potere – The good shephered. Al centro della vicenda, la frustrante vita di un agente della Cia ma soprattutto la nascita dei servizi segreti. L´interesse di Robert De Niro nei confronti della politica internazionale e della cosidetta intelligence non è stato mai tenuto segreto. L´intento del film è chiaro fin dalle prime scene. Cercare di allontanarsi, il più possibile, da una struttura narrativa spy-game fantasy al fine di illustrare come uomini apparentemente anonimi siano riusciti a controllare il mondo attraverso metodi estremamente razionali, mettendo in gioco aspetti umani e professionali.

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La regola del sospetto. James Clayton si fa notare per la sua intelligenza e per i suoi metodi non tradizionali tra i nuovi agenti CIA. In particolare il veterano Walter Burke decide di dargli una mano per far sì che entri a far parte dell’agenzia. Finisce così che il nuovo agente si veda assegnare un incarico importante: scoprire una pericolosa infiltrazione.

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Il ciclo proseguirà con alcuni film del tempo che fu. Alla prossima.

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