All star Batman e Robin

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Oggi pausa pranzo all’Alastor Milano Fumetto che da oggi diventa il mio negozio di fumetti preferito, da fare impallidire il comic shop di Sheldon e soci, molto gentili i gestori Manlio e Salvo.
Per “festeggiare” l’avvenimento ho comprato l“All star Batman e Robin” di Jim Lee e Frank Miller, dove leggiamo una rivisitazione degli eventi che portano il Cavaliere oscuro ad avere la sua prima spalla. Quando Bruce Wayne vede il piccolo Dick Grayson in mezzo ai cadaveri dei suoi genitori, non può non rivedere se stesso in quella fatidica notte che cambiò per sempre la sua vita. Così, decide che il ragazzo va preso sotto la sua protezione, per essere addestrato a combattere il crimine al suo fianco. Questo è sostanzialmente l’impianto narrativo della storia.

rece_allstarbatmanrobin.jpgspazio2.jpgBello e intenso, a tal proposito, è anche l’acceso scambio di battute tra Batman e il maggiordomo Alfred, che gli fa notare come imporre le sue scelte di vita a un ragazzino di dodici anni possa essere una decisione discutibile. Al di là di questo, però, il batman che qui viene tratteggiato è un personaggio arrogante e presuntuoso ben diverso da quello che abbiamo imparato ad amare anche nelle due recenti trasposizioni cinematografiche.
Discorso a parte meritano i meravigliosi (come al solito) disegni di Jim Lee, che non delude mai i suoi fan e ci regala tavole di grande intensità e dinamismo pur non tralasciando quella cura dei dettagli che lo contraddistingue da sempre. Spettacolare in tal senso l’enorme splash page a sei facciate che raffigura il primo ingresso di Dick nella Batcaverna. Anche se il suo stile in 20 anni non è cambiato di una virgola dai tempi in cui disegnava gli X-men bisgona riconoscere che si tratta di un grande del fumetto internazionale.

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