La legione degli immortali

46093.jpgLa legione degli immortali, Massimiliano Colombo, Piemme.
Il sottoscritto, chi legge anche saltuariamente queste mie pagine lo sa, è un grande amante della fantascienza ma anche della storia antica, dei gialli storici, e della storia Romana (soprattutto se unita alla storia di Bretagna) come ne L’ultima legione di Valerio Evangelisti, oppure La legione invincibile di Guido Cervo. Adesso l’esordiente Massimiliano Colombo con la sua La legione degli immortali porta alla ribalta la vita e le battaglie delle legioni che presero la Bretagna nel 55 a. C. raccontate da Cesare in persona nel De bello gallico (Cesare, Le guerre in Gallia, Oscar Mondadori) attraverso gli occhi dell’acquilifero della Decima Legione, il più prode tra i prodi.

Libro molto cinematografico, la resa sarebbe veramente spettacolare, con occhio alla prima mezz’ora de il Gladiatore di Ridley Scott (o a Ceturion di Neil Marshall) non certo all’orrido film tratto dal capolavoro L’ultima legione.

Trama:
55 a. C. Una flotta da guerra giunge in vista di una terra ignota, popolata da feroci guerrieri, capaci di incutere timore persino ai soldati di Giulio Cesare. Di fronte al panico che coglie le truppe, un uomo si lancia nelle acque gelide. È Lucio Petrosidio, aquilifero della Decima Legione. Come un solo uomo, dietro la sua aquila, la legione degli immortali va all’assalto. Per Cesare e per Roma, Lucio e i suoi compagni, Massimo, Quinto, Valerio, si batteranno senza tregua per conquistare la Britannia, e per proteggere Gwynith, la schiava dai capelli rossi che ha conquistato il cuore dell’aquilifero. Fino a un luogo chiamato Atuatuca, dov’è in agguato un destino di sangue… 35 a. C. Dal ponte di una nave, un uomo osserva le coste della grande isola ormai prossima. Al suo fianco il gladio dei legionari, nella mente i ricordi di un’epopea di guerra e di morte, in cui aleggiano i fantasmi dei compagni caduti. È per dar pace a quei fantasmi, e alla sua coscienza, che il vecchio soldato sta tornando in Britannia. Perché da allora c’è una donna in attesa del suo uomo e c’è una battaglia iniziata vent’anni prima che aspetta lui per concludersi definitivamente. Sullo sfondo affascinante della gloria di Roma, un romanzo scritto con il rigore di chi conosce il mestiere delle armi e la passione delle grandi storie di guerra e di avventura, che mette in scena un nuovo, indimenticabile personaggio.

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