Inghilterra, la mia terra di mezzo


Spazio 1999 mitica serie tv inglese

Classica riflessione del venerdì mattina, in treno mentre guardo fuori dal finestrino, la campagna Bresciana mi sembra quella dell’ Oxfordshire , anche se purtroppo non vedo in lontananza Stonehage con le sue famose abnormi e pesanti pietre.

Inghilterra, la terra di mezzo di Tolkieniana memoria, storie e leggende che mi hanno catapultato verso una dimensione misteriosa e avventurosa. Mi rendo veramente conto che fin dalla più tenera età sono stato fortemente influenzato dalla cultura popolare Anglosassone.
Terra del misterioso William Shakespeare (e forse scopriamo chi è nel bellissimo Anonymous) e di poeti mai vinti come
William Ernest Henley famoso per la sua poesia Invictus. (la poesia era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l’apartheid. Per questo è anche citata nel film Invictus diretto da Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon).

Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l’indomabile anima mia.

Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.

Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.


A tredici anni sognavo di trasferirmi in Inghilterra per progettare videogame e chissà magari adesso sarei nel team di sviluppo di little big planet, che grande creatività nel comcepirlo!
Da piccolo mi leggevano le fiabe di Beatix Potter scrittrice e illustratrice che ha ispirato il nome di Harry Potter a J. K. Rowling, e creato le avventure di Peter coniglio (da vedere il film Miss Potter) 2005-05-n2-hpotter.jpgLa fabbrica di cioccolato (di Roald Dahl come i Gremlins!) Alice nel paese delle meravilgie e Peter Pan e impazzivo per Mary Poppins e Pomi d’ottone e manici di scopa entrambi diretti dal britannico Robert Stevenson. Avevo sei anni e ricordo ancora con un misto di curiosità e paura quei pochi episodi di Spazio 1999, di Zaffiro e Acciaio e de I sopravvisuti che riuscivo a vedere, le prime immagini di una fantascienza che mi affascinava. L’anno dopo non mi perdevo una puntata di The Persuaders! (Attenti a quei due) con Tony Curtis e Roger Moore (Il Santo – The Saint, 007) zeppa di humor britannico.


La Compagnia dell’Anello nello spettacolare film tratto dal capolavoro di JRR Tolkien


Menzione speciale per Sir Christopher Frank Lee Carandini, grandissimo Saruman, attore indimenticabile per tutti i personaggi che ha interpretato nella sua lunghissima carriera. Nella sua avventurosa vita fu arruolato nell’intelligence inglese, parlava 8 lingue, è stato mostro e detective, cardinale e avventuriero, divo tv (da The Avengers a Charlie’s Angels), assassino e stregone. Ma è stato prima di tutto un attore completo e ricco di sfumature, ironico osservatore del grande circo del cinema e impeccabile professionista; melomane appassionato e discreto collezionista d’arte.


Harry Potter ha avuto un grande successo non solo letterario ma anche cinematografico con ben 8 film all’attivo

Sempre a quell’età mio padre mi consigliò di leggere Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome, racconto di tre amici che 9788806181529g.jpgnavigano il Tamigi, pieno di gag umoristiche molto British, il tutto condito da descrizioni realistiche delle regioni attraversate dalla simpatica brigata e brevi notazioni di filosofia per non addetti ai lavori. Anche se da ragazzino i miei libri preferiti erano quelli gialli che nei paesi anglosassoni chiamano più precisamente Noir. La pietra di luna, di Wilkie Collins, viene considerato il primo romanzo giallo della storia e T. S. Eliot disse di considerarlo anche il migliore, uscì a puntate sul periodico di Londra, All the Year Round, il cui direttore era Charles Dickens (Il canto di Natale, Casa desolata, Il Circolo Pickwick). Passavo ore a leggere il Canone di crocifero.jpg
S
herlock Holmes di quel gran genio di Sir Arthur Conan Doyle (ma non perdetevi i suoi racconti con mummie e terrificanti fantasmi). Difatti lui scriveva: «Non importa quanto sia umile la tua libreria, nè quanto modesta la stanza che adorna. Chiudi la porta di quella stanza dietro di te, isolandoti dai tuoi pensieri del mondo esterno. Tuffati nella rassicurante compagnia dei grandi trapassati e così avrai varcato il portale magico per giungere in quel paese dove la preoccupazione e l’apprensione non ti possono più seguire. Percorri le file con lo sguardo. Scegli il tuo uomo. A quel punto non devi fare altro che porgergli la mano e andrete via nel mondo dei sogni» Su Sherlock Holmes si è riacceso un grande interesse dopo i film interpretati da Robert Downey Jr e Jude Law e che in passato è stato magistralmente incarnato da Basil Rathbone, da Christopher Plummer (Assassinio su commissione del 1979) da Michael Caine (Senza indizio del 1988), da Charlton Heston (Il mistero del crocifero di sangue del 1991) e realizzato magnificamente indagando sulla sua giovinezza da Barry Levinson (prodotto da Spielberg) con Piramide di paura, solo per citare i più noti.


Sherlock Holmes della BBC


Lo Sherlock Holmes di grande successo di Robert Downey Jr

Le fattezze di Dylan Dog (realizzato da Claudio Villa e disegnato per la prima volta da Angelo Stano) sono ispirate all’attore Rupert Everett per richiesta dello stesso Sclavi, e l’ambientazione tipica è quella gotica e decadente di Londra, dove il protagonista vive al numero 7 di Craven Road. Facendo abitare Dylan in questa particolare strada, Sclavi intese omaggiare Wes Craven, sceneggiatore e regista della popolare serie di film Nightmare incentrata sul terribile personaggio di Freddy Krueger, anche se in realtà a Londra esistono due vie con questo nome dovute entrambe a personaggi storici. La Craven Road più centrale si trova a Westminster e al civico 7 vi è un hotel la cui porta d’ingresso richiama quella della casa di Dylan. Subito accanto c’è una caffetteria che, tra gli altri, offre un ‘menu Dylan Dog’. Secondo quanto affermato da lui stesso a pagina 71 dell’albo numero 250, Dylan è alto 185 cm.


Dylan Dog di Fabio Celoni è il migliore Dylan mai disegnato

Ma c’era una vecchietta terribile che primeggiava con Sherlock Holmes nella risoluzione dei gialli, ed era quella simpatica ficcanaso di Miss diecipiccoliindiani.jpg Marple creata da Agatha Christie, eccezionale scrittrice, sposata ad un archeologo ed appassionata di viaggi, autrice tra l’altro degli imperdibili Dieci piccoli indiani, di Il terrore viene per posta e L’assassinio sull’orient express. Adesso sostituita da PD James con il suo coltissimo ispettore poeta Dalgliesh, che cita la Bibbia, Chesterton, George Orwell, Henry James, Voltaire, Shakespeare. (La paziente privata, La stanza dei delitti, Morte in seminario) E non mi perdevo in tv nessun film di un altro Sir, Alfred Joseph Hitchcock, conosciuto anche come “il maestro del brivido” (psycho, notorius, intrigo internazionale, la finestra sul cortile, delitto perfetto, caccia al ladro, gli uccelli) a cui anche un autore come Christopher Nolan deve molto. Precursore del genere Steampunk è invece Mary Shelley, un vero genio, autrice non solo del più grande romanzo gotico di sempre (Frankenstein) ma anche di romanzi apocalittici come l’inquietante L’ultimo uomo (bellissimo lo consiglio a tutti). Fra le nebbie di una Londra ottocentesca e Steampunk si aggirano strani figuri, i protagonisti di Homunculus, di JP BlayLock come i membri del Club Trismegistus, guidati dallo strambo capitan Powers con la gamba d’avorio e dallo scenziato e inventore St. Ives, membro della Reale Accademia delle Scienze.


The Persuaders! (Attenti a quei due) con Tony Curtis e Roger Moore


Sean Connery è un indimenticato James Bond

Ma a Londra si muove anche Sean Connery l’unico James Bond, che sia degno chiamare con questo nome, impeccabile nei panni di agente al servizio di sua maestà ma anche in quelli di Ramirez in Highlander in quelli di Malone ne Gli Intoccabili o in quelli di Guglielmo da Baskerville ne Il nome della rosa tutti girati nel 1986.

Amavo molto anche i libri di viaggi misteriosi in territori sconosciuti di fantasia come Le miniere di re salomone di Henry Rider 8017229428852g.jpgHaggard, Cuore di tenebra di Joseph Conrad oppure il bellissimo Orizzonte perduto di James Hilton e l’altrettanto indimenticabile Mondo perduto che colpiva la mia fantasia anche con le avventure del Professor Challenger (non perdetevi il film Le montagne della luna sulla scoperta delle sorgenti del Nilo da parte di Richard Francis Burton e John Hanning Speke della Royal Geographical Society). O reali come Alla ricerca di Livingstone di Henry Stanley, La scoperta della tomba di Tutankhamon di Howard Carter, I Diari del Polo di Robert Falcon Scott, Viaggio a Medina e a La Mecca di Richard F. Burton, Viaggio all sorgenti del nilo di John Speke, Sud. La spedizione dell’Endurance di Ernest Shackleston.


JRR Tolkien nel suo studio

alan_lee_the-lord-of-the-rings_sketchbook_09_fangorn01.jpgA tredici anni ho letto per la prima volta un libro del professor J.J.R. Tolkien, era Lo hobbit e fui subito rapito dal mondo della terra di mezzo, subito dopo lessi Il signore degli anelli che ancora adesso è il mio libro preferito. Nel quale è racchiuso tutto un’intero universo di sentimenti, avventura, coraggio, fede… Da qui la passione per tutte le opere degli Inklings (C.S. Lewis e Le cronache di Narnia e Charles Williams con Il posto del leone). (l’illustrazione di Barbalbero è di Alan Lee, basta leggere The Lord of the Rings Sketchbook per rendersi conto che si tratta di uno dei più talentuosi illustratori di sempre).

La passione per il medioevo è nata durante le letture fantasy di Tolkien per scoprire poi le leggende legate a Re Artù, alla Spada nella roccia (Excalibur) e al Santo Graal.
Ma anche alle leggende legate alla permanenza dell’Impero Romano in questa terra come narrato dal libro L’ultima legione di Valerio Massimo Manfredi oppure nei film The eagle e Centurion con Michael Fassbender.In seguito ho scoperto anche le opere di un vero gigante della fede e della cultura Gilbert Keith Chesterton da quelle più divertenti e ironiche di Padre Brown e le sue indagini fino a quelle non meno pungenti di Il Napoleone di Notting Hill, L’osteria volante e Le avventure di un uomo vivo. Senza dimenticare La ballata del cavallo bianco. È l’anno 878.
Il re Alfredo il Grande d’Inghilterra aveva appena sconfitto l’invasore, il re di Danimarca Guthrum e liberato il suo Paese. Dunque è un momento di tranquillità e di serenità. Senonché il re Alfredo, una notte, ebbe la singolare visione di un altro esercito che stava entrando in Inghilterra, molto più pericoloso di quello dei Danesi.storm-thorgerson_pink-floyd2.jpg

Sempre in quel periodo temporale ho iniziato ad ascoltare i Pink Floyd che sono e rimarranno sempre i più grandi per me, hanno creato opere immortali e indimenticabili. Leggevano Robert Heinlein e Dune, e la loro musica ha sempre evocato le profondità spaziali, da The dark side of the moon, Wish you were here a The wall (il loro capolavoro per me) fino alla disgregazione tra Guilmour e Waters hanno continuato a produrre opere egregie tra cui A Momentary Lapse of Reason e The division bell da una parte e Amused to Death. Immortali anche le loro copertine e artwork create da Storm Torgerson fondatore di Hipgnosis e compagno di classe dei componenti dei Pink Floyd.

I Pink Floyd Richard Wright, Roger Waters, Nick Mason, David Gilmour nel 1973


Alan Lee un folletto del disegno

ok-computer.jpgspazio2.jpgAlcuni anni dopo ho scoperto una band che è in un certo senso erede dei Pink Floyd, i Radiohead, band di Oxford atipica rispetto al resto del panorama musicale mondiale (Thom Yorke e soci sono molto schivi, non rilasciano molte interviste e gli ultimi due album sono stati distribuiti inizialmente solo su web). Fortemente influenzati dalle opere di Brian Eno (creatore della musica ambient, soprannominato “lo stratega obliquo”, egli ama definirsi un “musicista non musicista”) dalla musica classica contemporanea, dal free jazz e dall’elettronica hanno letteralmente cambiato la storia della musica mondiale con le loro opere da The Bends, OK Computer, Kid A e Amnesiac, In rainbow e l’ultimo The King of Limbs che è una via di mezzo di tutto, un mix nel quale possono rintracciarsi i Radiohead di sempre, seppur nel contesto di un gioco di ombre che rende questo disco forse il più misterioso e difficilmente inquadrabile della loro storia.


I Radiohead in un momento di relax

Anche i Depeche Mode mi hanno sempre attirato con la loro musica alternativa, Music for the Masses, Violator, Songs of Faith and Devotion, Ultra e Playing the Angel sono foreste di effetti sonori che sorprendono sempre per coraggio trovando un equilibrio perfetto tra passato e presente.
Questi tre ormai sereni, eleganti e sorridenti signori ultra-quarantenni che potrebbero benissimo vivacchiare sulla loro fama, come fanno quasi tutti i gruppi loro coetanei ancora in circolazione e invece trovano ancora nuove ispirazioni e nuovi stimoli. Come Thom Yorke anche Martin Gore e Andy Fletcher (non Gahan il cantante) sono molto vicini alla scena dj britannica e non è difficile trovarli in dj set nei club Londinesi con le star del momento come Nathan Fake o James Holden.

v_for_vendetta_ver2.jpgDalla musica alle graphic novel, attualmente tra gli autori e sceneggiatori, Alan Moore è il massimo, si è guadagnato una notevole fama soprattutto grazie a opere quali Watchmen, The League of Extraordinary Gentlemen, Capitan Bretagna e V for Vendetta. Da sempre sono appassionato di fumetti e Moore ha portato ai comics dignità e consapevolezza pari alla letteratura. Come Chris Claremont in Excalibur la spada sguainata (con Capitan Bretagna) disegni di Alan Davis, autore di tavole di grande eleganza, con figure morbide ed ambientazioni curatissime nei dettagli. Fantastica l’ambientazione nelle highlands scozzesi e dell’isola di Muir.capitan-bretagna-marvel-gold-155×237.jpg Imperdibili sono i libri e i fumetti sceneggiati da Nail Gaiman creatore di American Gods, Stardust, Coraline, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere ma anche di fumetti come Sandman, Gli eterni, 1602. Per chi ama l’ironia non si perda i libri di Mark Haddon(Boom! Ovvero: la strana avventura sul pianeta Plonk, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte) oppure Terry Pratchett con la sua saga del mondo disco.


Neil Gaiman e Alan Moore maestro di stravaganza

David Mitchell (Nove gradi di felicità, Cloud Atlas, Le ore invisibili) è un grandissimo autore che in questi anni è diventato il mio scrittore preferito, uno che accomuno sempre con un’altro autore inglese che in questi anni ho seguito sempre con più grande interesse Christopher Nolan, che con pochissimi film si è imposto all’attenzione del grande pubblico, da Memento, The prestige a Inception (senza dimenticare la saga di Batman). I suoi film analizzano la psiche umana, creano mondi tanto inesistenti quanto assolutamente ‘reali’, sono film d’azione ma anche melodrammi. Capolavori assoluti del cinema.


David Mitchell nei pressi nella sua casa in Irlanda


Nolan e Bale, riprese di The prestige

Il suo attore feticcio è un grande del cinema inglese, quel Michael Caine che ha diviso con Sean Connery la parte da protagonista ne L’uomo che volle farsi re di John Huston, che nel 1972 ha girato Gli Insospettabili con Sir Laurence Olivier e ne ha realizzato un tesissimo remake, Sleuth – Gli insospettabili, diretto da Kenneth Branagh e interpretato anche da Jude Law.
Tratto invece da un libro di John le Carré con la regia di Tomas Alfredson è imperdibile per chi ama i film di spionaggio Tinker, Tailor, Soldier, Spy ovvero in italia La talpa con i maggiori attori inglesi di questa generazione come Tom Hardy, Colin Firth, Gary Oldman, Benedict Cumberbatch e John Hurt.

Di Frederick Forsyth, altro mitico maestro della spy story inglese è Dossier Odessa oscuro thriller che ci conduce nel cuore di una cospirazione volta a ricostituire il terzo reich.


Michael Caine e Jude Law in leuth – Gli insospettabili

Ken Loach
è autore invece molto raffinato e impegnato politicamente, da Un bacio appassionato a Il vento che accarezza l’erba i suoi film raccontano sempre della working class, curiosamente nel film In questo mondo libero…viene trasmesso da un televisore Dog Soldiers di Neil dog-soldiers.jpgMarshall, regista e sceneggiatore inglese di film di genere fantastico (da non perdere il già citato Dog Soldier, The Descent – Discesa nelle tenebre e Centurion) Altro grande attore Britannico, Christopher Lee, è una vera e propria leggenda vivente, famoso per aver interpretato principalmente personaggi malvagi; dal Conte Dracula in una serie di film della Hammer Film Productions. Altri memorabili ruoli includono il Conte Dooku in Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni e Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith così come quello di Saruman nella trilogia del Signore degli Anelli. Ma anche La fabbrica di cioccolato e Alice in Wonderland, prende parte anche ad uno degli innumerevoli film dedicati al personaggio di Sherlock Holmes La furia dei Baskerville di Terence Fisher.


About a boy

8840_big.jpgPer chi ama le atmosfere della vecchia inghilterra consiglio la visione di quei capolavori assoluti che sono Quel che resta del giorno e Viaggio in inghilterra (la storia di C.S. Lewis) e Casa Howard con Anthony Hopkins, ma anche qualche commedia moderna
come Quattro matrimoni e un funerale, L’erba di Grace, Love actually, Gli amici di peter, About a boy (il mio preferito), Sliding doors, Happy go lucky (la felicità porta fortuna), Irina Pam, Matchpoint e Sogni e delitti di Woody Allen, Hooligans e Oxford Murders – Teorema di un delitto (bellissimo noir con John HurtLa collina dei conigli di Richard Adams e Harry Potter) con Elijah Wood, i film dei Monty Python (Il santo graal e Il senso della vita) senza dimenticare i film Shakespeariani di Kenneth Branagh.


La mitica puntata del 50° anniversario del Doctor Who con 3 dottori contemporaneamente

Nell’ultimo periodo mi sono molto appassionato alle produzioni tv e cinematografiche inglesi, ne ho già parlato approfonditamente in questo post, non perdetevi The Doctor Who (una vera istituzione in inghilterra su BBC One, la serie tv di fantascienza più longeva del mondo) Luther (con il grande Idris Elba), Outcasts, The days of triffids, Torchwood, Survivors, Paradox, Primeval, The prisoner, Life on Mars, Misfit e la miniserie Sherlock Holmes della BBC. L’Inghilterra è anche la patria di Foundation, la più importante rivista di fantascienza al mondo. Se amate come me la fantascienza avrete visto 28 giorni dopo e Sunshine (di Danny Boyle che valgono mille produzioni Americane), V per vendetta (dei fratelli Wachowsky), Children of man (I figli degli uomini, tratto da un romanzo di P.D. James –Brividi di morte per l’ispettore Dalgliesh), Devil’s Playground, Alien autopsy – una storia vera, Moon (di Duncan Jones) e Never let me go (Non lasciarmi) dello scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro. Magari verranno tratti dei film anche dai romanzi di fantascienza di Charles Stross autore dell’innovativo Accelerando manifesto della singolarità tecnologica. Oppure da Giungla di cemento, un bizzarro incrocio tra fantascienza, urban fantasy e spunti lovecraftiani.


Danny Boyle e Cillian Murphy sul set di Sunshine

Naturalmente non scopro niente di nuovo è dai tempi di Herbert George Wells e della Macchina del tempo (1895) che si è creato questo sodalizio, 1984 il romanzo di George Orwell (uno dei più famosi casi di Distopia) è ambiantato a Londra. Come anche Il mondo nuovo (altro famoso caso di Distopia) di Aldous Huxley; in Inghilterra puo capitare che uno specialista nella narrativa apocalittica ed influente sul movimento cyberpunk come J.G. Ballard (Millennium people, L’impero del sole, Il condominio, Foresta di cristallo) fosse considerato il più grande scrittore della sua nazione, da noi in Italia questo non potrebbe mai accadere purtroppo. Questo succede solo nella mia terra di mezzo, l’Inghilterra.


Sir Patrick Stewart e Ian Mckellen i due mostri sacri del teatro Inglese ha trovato una seconda giovinezza con l’interpretazione del prof. Xavier e Magneto


Guy Fawkes e altri patrioti Cattolici nel 1605 attentarono al Re per ottenere libertà
Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l’uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d’uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l’uomo, perché l’uomo può fallire. L’uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un’idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un’idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore… le idee non amano. Non è di un’idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.
da V per Vendetta

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