The Rapture of the Nerds di Stross e Doctorow

Segnatevi questo titolo “The rapture of the nerds” (l’estasi dei nerd) perchè di questo libro se ne sentirà parlare molto nei prossimi mesi, sarà edito a settembre 2012.
Perchè direte voi? Perchè i due co-autori sono i guru geek più seguiti dalla rete,uno è Charles Stross, Gallese ma vive in Scozia, dedito alla fantascienza hard strapiena di termini geek e di teorie ed estrapolazioni ipertecnologiche come la sua opera più nota Accelerando (premio Hugo) l’altro è Cory Doctorow è canadese, sostenitore convinto della licenza Creative Commons (tutti i suoi libri sono scaricabili gratuitamente) dedica più attenzione agli aspetti sociali dell’era informatica come X e vincitore del Locus con After The Siege (in uscita a febbraio in Odissea col titolo Infoguerra).

The Rapture of the Nerds,  titolo che riprende l’espressione coniata dallo scrittore Ken MacLeod per definire l’impossibilità della teoria della singolarità è stato appena terminato ed è già nelle mani dello storico editore di Doctorow, Tor Books che lo farà uscire sul mercato americano nel settembre 2012.
Dando la notizia Stross ha raccontato di come si è originata l’amicizia e la collaborazione tra i due, iniziata nell’ormai lontano 2003. A dispetto del fatto che quello dello scrittore è un mestiere solitario, spesso gli autori cercano collaborazioni, anche per spezzare la monotonia. Così quell’anno i due, che già si conoscevano di fama, entrano in contatto. Stross non ricorda chi di preciso fece la domanda, ma uno dei due la fece: “Collaboriamo a qualcosa di breve?”. In quel momento Stross stava lavorando a uno spunto per una storia: un ragazzo si sveglia in una vasca da bagno dopo un party selvaggio e scopre di avere un segnale di allarme biologico tatuato sul braccio. Doctorow apprezza l’idea e aggiunge altri spunti.

Dopo un paio di settimane nasce il racconto, una storia che Stross definisce “un mostruoso ibrido: un racconto post-singolarità su un pazzoide ambientalista gallese di nome Huw, che non si fida di niente che sia tecnologicamente più complicato della sua bicicletta, e che in qualche modo si ritrova in Libia a far parte di una giuria composta per giudicare qualcosa che è stato scaricato da una nube trascendente”. I due vendettero il racconto al sitoSciFi.com, oggi SyFy.com, che all’epoca pubblicava fiction. Quel racconto, Jury Service, comparirà poi in un’antologia di Stross. L’esperienza piace ai due, tant’è vero che dopo qualche tempo scrivono un sequel di quel racconto, Appeals Court, che poi vendono al pulp magazine Argosy.

A quel punto i due concepiscono l’idea di scrivere una terza parte della storia e pubblicare il tutto come un romanzo completo. Ma gli impegni di entrambi si mettono in mezzo: Doctorow si trova nella fase iniziale della sua carriera, mentre Stross è impegnato a buttare giù due libri all’anno per la serie dei Principi Mercanti.

Si arriva così al 2010, quando l’edizione online di Locus, il famosissimo magazine dedicato alla fantascienza e al fantastico, scrive nell’edizione del primo aprile che Stross e Doctorow stenderanno insieme il sequel del romanzo La rivolta di Atlante, poderoso romanzo distopico e filosofico della scrittice russa naturalizzata americana Ayn Rand, che lo scrisse nel 1957 per illustrare la teoria dell’oggettivismo di sua creazione.
Poiché il romanzo descriveva un futuro a base di nuove leghe metalliche, campi di forza e fonti di energia inesauribili, ai redattori di Locus pare una buona idea imbastire un pesce d’aprile tirando in ballo i due ignari autori. Ignari invece, quelli di Locus, che i due iniziano a pensarci sul serio. Così Stross nota che il 2011 per lui è un anno senza particolari scadenze, e scrive a Doctorow: “Hai tempo quest’anno per la collaborazione?”, e Doctorow risponde: “Certo! Da settembre in poi sono libero”. E così iniziano a scrivere.

Stross ci tiene ad assicurare che non è il sequel di La rivolta di Atlante; anche se, aggiunge maliziosamente, il fantasma di Ayn Rand comparirà in un cameo sotto forma di intelligenza artificiale, probabilmente per rendere omaggio alla fantasia dei redattori di Locus. Per il resto, il segreto è finora inviolato. Potrebbe in effetti trattarsi dell’estensione di quei due originali racconti pubblicati anni orsono. L’unica ammissione che fa Stross è: “Non è del tutto un romanzo di Doctorow e nemmeno di Stross. È un bizzarro modello di Borg a due teste che ha le sue opinioni, e piuttosto contorte. Potrebbe essere un’appendice comica ad Accelerando, o a Down and Out in the Magic Kingdom, ma porterà una visione della singolarità drasticamente diversa da quella di questi due romanzi”. Il sito di Doctorow non fornisce molti particolari, limitandosi a ribadire che il prossimo anno uscirà questo comic novel, cioé un romanzo brillante ma che intende far riflettere. Che dire non vediamo l’ora di leggerla.

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