Hyperion

Hyperiondi Dan Simmons, Fanucci.
Fanucci ha fatto uscire in accoppiata con Dune (di cui ho la versione mitica della Nord) anche la saga dei canti di Hyperion, a prezzo molto conveniente, io ho seguito il consiglio de ilmojo non l’avevo mai lettaper cui ne approfitto volentieri, anche perchè si tratta di una delle opere di fantascienza “epica” più importanti della fine del XX secolo. Il primo romanzo della serie vinse i premi Hugo e Locus e Cosmos.
Hyperion è  il primo romanzo della serie che sarebbe stata chiamata Hyperion Cantos.  Originariamente l’opera non era stata pensata in termini di ciclo: maHyperion risultò eccessivamente lungo, così l’editore decise di spezzarlo in due, pubblicandone la seconda parte, The Fall of Hyperion l’anno successivo. Lo stesso sarebbe accaduto col seguito spezzato in Endymion (1996) e Il risveglio di Endymion (The Rise of Endymion, 1997).

Molta dell’attrattiva dell’opera deriva dai pervasivi riferimenti al repertorio del famoso poetaromanticoJohn Keats (1795-1821), che scrisse il poemaThe Fall of Hyperion: A Dream nel 1819. Oltre ai titoli dei romanzi, varie citazioni dei poemi di Keats sono inserite nelle pagine dei romanzi e Simmons si spinge fino a dare un ruolo preminente ad un personaggio che è una replica artificiale del poeta, uncibrido (sorta di ibrido cibernetico dotato di un corpo clonale, la cui mente è un’intelligenza artificiale replicante di John Keats).
Hyperion è il nome di un pianeta, la sua caratteristica più importante tuttavia è di essere il luogo su cui si trovano le “Tombe del Tempo”, grandi monumenti circondati da campi “anti-entropici” che permettono loro di spostarsi all’indietro nel tempo. La regione dove si trovano le tombe è anche il luogo di origine dello Shrike (detto anche il Signore della Sofferenza), una terrificante creatura dagli apparenti poteri semidivini che svolge un ruolo chiave nei romanzi.

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