El Cid. Storia del nobile cavaliere Rodrigo Diaz

El Cid. Storia del nobile cavaliere Rodrigo Diaz, di Richard Fletcher, Garzanti
Cessata la dominazione romana, la Spagna era stata occupata dalle tribù barbare dei Vandali, degli Svevi e degli Alamanni ma erano stati i Visigoti a costruirvi un Regno durato fino al 711 d.C.: l’anno della invasione degli Arabi. Sconfitti nel 732 a Poitiers da Carlo Martello, dopo aver rinunciato alla conquista dell’Europa Occidentale, essi si insediarono nella penisola iberica restandovi per oltre sette secoli; frammentandone la realtà politica, attraverso la contrapposizione di governi musulmani a governi cattolici; instaurandovi una coesistenza non sempre pacifica fra etnìe diverse: Mozarabe, ovvero discendenti dei Visigoti; Muladi, ovvero Cristiani convertiti all’Islam; Conversos, ovvero Ebrei; Mudéjar, ovvero Islamici residenti in terre cristiane; influenzandone la cultura, la tradizione e l’arte fino all’epica Reconquista avvenuta nel 1492, sotto il governo dei Re Santi Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Un pezzo di storia di quel periodo vide stagliarsi la leggendaria figura di un alfiere della fede elevato a simbolo del Nazionalismo spagnolo: Rodrigo Diaz de Bivar, hidalgo castigliano idealizzato nell’epos popolare spagnolo.
El Cid Campeador: il soprannome era composto da due elementi: ﻲ سيد: Sayyd, attribuitogli dagli Arabi, e Campeador, dal latino Campi Doctor o Campione, assegnatogli dagli Spagnoli.
Nel corso delle sue campagne, il Cid ordinava spesso che venissero letti libri di autori classici romani e greci di soggetto bellico, ad alta voce, a lui e alle sue truppe, sia per intrattenimento che ispirazione prima della battaglia.

L’arma tradizionalmente identificata come la spada del Cid, chiamata Tizona, è stata in mostra al Museo dell’Esercito di Toledo per molti anni. Nel 1999 vennero effettuate delle analisi che confermarono che la lama era stata realizzata nella Cordova moresca dell’XI secolo e che conteneva una certa quantità di acciaio di Damasco, facendo presupporre che potesse effettivamente essere la spada originale del condottiero.

Nel 2007 la Comunità autonoma di Castiglia e León acquistò la spada per 1,6 milioni di Euro, ed è attualmente esposta al museo di Burgos.

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