La coda lunga da un mercato di massa a una massa di mercati

La coda lunga da un mercato di massa a una massa di mercati di Chris Anderson

Pochi libri continuano a crescere, dopo la loro uscita, alimentando un dibattito reale e utile: la coda lunga, il best-seller di Chris Anderson tradotto in più di trenta lingue, appartiene a questa ristretta categoria.

Nato come articolo di Wired di cui è direttore, e proseguito su uno dei blog più visitati della rete (www.thelongtail.com), “la coda lunga” rappresenta la teoria del mercato del futuro, in grado di sovvertire le leggi che regolano il tradizionale meccanismo distributivo (produzione/stoccaggio/vendita al dettaglio). La diffusione di Internet, il non-luogo dove chiunque in qualunque momento può consultare infiniti elenchi di prodotti, ha permesso di abbattere i costi di distribuzione e magazzino, spezzando il legame che vincolava il successo alla visibilità.

La possibilità di gestire un catalogo virtuale pressoché illimitato ha rivoluzionato il modello economico dominante: semplicemente, vendere anche solo poche copie al mese di migliaia di titoli è più redditizio che vendere migliaia di copie di pochi titoli. Google, Amazon, iTunes, MySpace: in un momento critico in cui l’economia mondiale si sta interrogando sul proprio futuro, Anderson dimostra che applicando la teoria della coda lunga il mercato potenziale può più che raddoppiare.

A tale proposito vi segnalo thinkwithgoogle.com, sito dove vengono pubblicati gli studi realizzati dalla grande G per analizzare il mercato come uno interessantissimo di quest’ultimo agosto: The New Multi-screen World: Understanding Cross-Platform Consumer Behavior, documento, che rappresenta uno dei progetti di ricerca più ricchi e ambiziosi degli ultimi anni, fornisce un interessante spaccato sul comportamento degli utenti del mondo “multischermo”.

Dalla ricerca, condotta da Google su 1.611 cittadini americani, emerge che il 90% delle persone si muove su diversi dispositivi, come smartphone, PC, tablet e TV. E si tratta di utenze che non solo utilizzano i supporti singolarmente, ma anche contemporaneamente.

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