L’attacco dei giganti

Era da qualche tempo che non mi guardava qualche anime, facendo qualche ricerca (in quanto non sono un grande esperto del genere) ho trovato questo Attacco dei giganti che in Giappone e poi nel resto del mondo ha conquistato sempre più appassionati.
L’attacco dei giganti
nasce come breve manga di 65 pagine ideato dal diciannovenne Haime Isawama che, dopo aver ricevuto un premio nel 2006, decide di espandere la sua storia. Il successo conseguito ha portato, come spesso accade, alla realizzazione di una serie televisiva che venne poi trasferita sul grande schermo con opportune integrazioni e revisioni. L’ambientazione infatti è medioevale (la città tedesca di Nordlingen è stata utilizzata quale modello, grazie alle sue mura, per ambientare la vicenda) ma, quando si passa all’azione, non mancano elementi futuribili come il Movimento Tridimensionale che, grazie a dei gas ad alta pressione e a dei cavi, permette ai protagonisti di librarsi nell’aria nelle fasi di combattimento. Nell’anime c’è poi la netta mozione a favore di una struttura militare tanto marziale quanto strenuo baluardo a difesa della libertà degli individui così come non manca, per esplicito desiderio di Isawama, l’idea di un Giappone che per sua stessa conformazione geografica si sente ‘isolato’ rispetto al resto del mondo e si divide tra chi vuole la sicurezza che solo l’arroccamento sembra potergli fornire e chi vuole spingersi ‘oltre le mura’. Già questi elementi mostrano quanto possa essere interessante, anche per chi non sia un cultore di ‘anime’, questo film quale specchio di una società dalle mille sfaccettature come quella nipponica.

L’attacco dei giganti
Parte 1 – L’arco e la freccia cremisi
Intriso di suspence e realismo, L’attacco dei giganti- Il Film: parte I. L’arco e la freccia cremisi ci trascina a Shiganshina. Per oltre cento anni, infatti, le alte mura che la circondano hanno difeso la cittadina da un pericolo che gli abitanti si rifiutano persino di nominare… Chi desidera esplorare il mondo esterno è visto come un pazzo e guardato con disprezzo. Il giovane Eren si sente però come un animale in cattività e, sebbene avvenga spesso che le squadre inviate ritornino decimate, sogna di unirsi al Corpo di Ricerca per scoprire la realtà che lo circonda. Un giorno Eren sogna l’attacco di esseri giganteschi e, anche se al risveglio ha rimosso ogni ricordo di quanto ha visto, gli resta addosso una stranissima sensazione. Poco più tardi accade l’imprevisto: un immenso Titano apre una breccia nelle mura di protezione. Per Eren sarà uno shock senza precedenti…

L’attacco dei giganti
Parte 2 – Le ali della libertà
Ne L’attacco dei giganti – Il Film: parte II. Le ali della libertà la saga continua ed Eren scopre che per tutto il tempo è stato rinchiuso nei sotterranei della sede della commissione e che verrà sottoposto al giudizio della corte marziale, presieduta dal comandante supremo Dallis Zacklay, l’uomo a capo di tutti i tre Corpi militari. Mentre il Corpo di Guarnigione ha del tutto rinunciato ad avanzare pretese su Eren per il terrore che la sua trasformazione in Gigante suscita in molti dei suoi uomini, il Corpo di Gendarmeria desidera studiarlo minuziosamente per poi eliminarlo. La sua unica speranza di salvezza è costituita dal Corpo di Ricerca (nel quale, fra l’altro, Erin desidera entrare da tempo). Il Corpo lo utilizzerebbe infatti in battaglia per eliminare il maggior numero possibile di nemici…