La notte del giudizio – Election day

Leo Barnes (un grandissimo Frank Grillo), protagonista del precedente The purge: Anarchy, ora si occupa della sicurezza per Charlie Roan (Elizabeth Mitchell la Juliet di Lost!!) e se ne occupa ancor di più modo quando inizia la famosa notte, perché sa che gli oppositori della senatrice cercheranno di approfittarne per farla fuori. Intanto turisti da tutto il mondo arrivano negli Stati Uniti per prendere parte alla fatidica notte, divenuta una vera e propria attrazione. Leo verifica che le misure di sicurezza per la casa di Charlie Roan siano a posto, cecchini sul tetto compresi. Ma quando la notte comincia ogni certezza viene disintegrata e nessuno è esentato dal pericolo.
Se il primo film della serie scritta e diretta da James DeMonaco (La notte del giudizio) era claustrofobico e il secondo era agorafobico, questo terzo film cerca di ampliare i contenuti e i significati riflettendo sulla natura del futuro distopico descritto per trarne una posizione di carattere filosofico-politico (nella trama è difficile non cogliere echi da 1997 – Fuga da New York ma si sa che DeMonaco omaggia Carpenter dal primo capitolo).
Ottima l’amalgama tra Frank Grillo, Mykelti Williamson (era l’amico di Forrest Gump!), Joseph Julian Soria e Betty Gabriel e quando salgono insieme sull’ambulanza corazzata per difendere la Elizabeth Mitchell è impossibile non pensare alla diligenza di Ombre Rosse che attraversa un territorio ostile. Un ottimo film di genere distopico!