Teoria del caos: « Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo ».
The Butterfly Effect, ho visto questo film con l’idea che fosse anche solo marginalmente collegato con il tipo di “esperienza” vissuta dal Desmond di Lost, e di questo ho avuto conferma, per cui lo consiglio agli appassionati di Lost che sono allinneati con la terza stagione.
La storia è piuttosto originale e ben sviluppata anche se soffre di qualche buco narrativo ma soprattutto nella seconda parte riesce ad essere intrigante ed a creare una certa suspance o almeno curiosità per come verrà dipanata la matassa.
La locandina lo propagandava come “un thriller provocatorio come Seven, soprannaturale come Unbreakable e psicologico come il Sesto senso (? questo poi è il massimo). In realtà se a qualche film volessimo accostarlo lo faremmo sicuramente con Donnie Darko, Memento e Ritorno al futuro ma sicuramente inferiore a questi tre capolavori.
La trama:
Fin da bambino, dietro consiglio medico, redige in chiave terapeutica un diario giornaliero che con il passare del tempo si è trasformato in un’ordinata serie di volumi. Proprio la lettura di questi scritti innesca un soprannaturale processo di viaggio temporale che gli permetterà di modificare gli eventi più traumatici della sua giovinezza. Purtroppo, proprio come nella teoria del caos citata nel titolo, ogni minima azione può dar luogo a gigantesche catene di reazioni e presto il ragazzo si accorgerà dei terribili prezzi da pagare per i suoi transfert temporali…