28 giorni dopo

Ir0501313_001.jpgeri sera ho rivisto 28 giorni dopo (di Danny Boyle) e subito dopo mi è venuto da pensare quanto l’inghilterra e la fantascienza siano in un certo qual modo molto legate.
Nel giro di pochi anni tre superbi film hanno come luogo d’azione Londra e l’Inghilterra, il già citato 28 giorni dopo (2002), V per vendetta (2005) e Children of man (I figli degli uomini, 2006).
Naturalmente non scopro niente di nuovo è dai tempi di Herbert George Wells e della Macchina del tempo (1895) che si è creato questo sodalizio, 1984 il romanzo di George Orwell (uno dei più famosi casi di Distopia) è ambiantato a Londra. 
Come anche Il mondo nuovo (altro famoso caso di Distopia) diAldous Huxley; in Inghilterra può capitare che uno specialista nella narrativa apocalittica ed influente sul movimento cyberpunk come JG Ballard sia considerato il più grande scrittore della sua nazione, da noi in Italia questo non potrebbe mai accadere purtroppo.
Di sicuro un isola si presta molto ad ambientazioni misteriose (vedi Lost) ma forse autori del passato come TolkienLewis e altri scrittori considerati fondatori del Fantasy hanno creato un terreno fertile per il genere fantastico (e comunque la millenaria storia Inglese è piena di miti, leggende e storie incredibili fin dal medioevo), difatti in Inghilterra Fantasy e Fantascienza sono considerati come una cosa sola.

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