Carrie

carrie.jpegCarrie di Stephen King, Bompiani editore è un opera minore del grande maestro dell’Horror, solo grazie all’insistenza della moglie questo racconto scritto nel 1974 vede le stampe, in precedenza era stato rifiutato dagli editori. Ma pur essendo lontano dall’epica coralità di opere come L’ombra dello scorpione (uno dei capolavori di S.King) questo romanzo breve possiede una forza drammatica che è una vera peculiarità.

Il romanzo è ambientato in una cittadina del Maine, dove vive Carrie, una ragazza che possiede facoltà telecinetiche e telepatiche. Facoltà che in Carrie, dopo la prima comparsa all’età di tre anni, rimangono represse, così come ogni altro istinto della ragazza, da una madre pazza e sadica che ritiene “il prodigio” un terribile dono del diavolo.

Arriva il fatidico giorno in cui, a seguito di uno scherzo malvagio, l’equilibrio troppo a lungo controllato, si spezza: Carrie la goffa, la diversa comincia ad usare il suo potere seminando orrore, distruzione e morte.
PIOGGIA DI PIETRE
Ci viene riferito che una pioggia di pietre è caduta da un cielo perfettamente sereno su Carlin Street, nella cittadina di Chamberlain, il 17 agosto. Diverse persone ne sarebbero state testimoni. Le pietre sono cadute sulla casa della signora Margaret White, rovinando gravemente il tetto e sfondando due grondaie e un tubo di scolo per un danno di circa 25 dollari. La signora White, vedova, abita nella casa di Carlin Street con la figlioletta di tre anni, Carrie.
Non si hanno commenti diretti, perchè non è stato possibile avvicinare la signora White.
Nessuna delle ragazze fu realmente sorpresa quando accadde: non realmente, non nel subconscio, dove allignano le cose oscure. In superficie, le ragazze nella sala docce erano eccitate, sconvolte, indignate, disgustate, o semplicemente contente che quella merdosa della White l’avesse presa in quel posto un’altra volta. Qualcuna dichiarò più tardi di esser stata sorpresa: ma non era vero, naturalmente. Alcune erano state compagne di classe di Carrie fin dalla prima, e tutto era cominciato già da allora, ed era poi cresciuto, lentamente e costantemente cresciuto secondo le leggi che governano la natura umana, con l’ineluttabilità di una reazione a catena, fino al punto di esplosione.
Quello che nessuna di loro sapeva, ovviamente, era che Carrie White era telecinetica.
La psicologia della disperata Carrie è molto approfondita e regala una figura femminile molto diversa da quelle proposte dalla letteratura degli anni settanta.
Carrie in sostanza sarebbe potuta appartenere alla schiera mutante degli x-men, gruppo creato da Stan Lee nel 1963 e in lei ritrovo alcuni elementi distruttivi che verranno attribuiti alla prima versione di Ms. Marvel alias Rouge (a tale proposito vi segnalo questo interessante articolo di ubcfumetti.com dove la nostra serie tv preferia (Lost) viene accomunata agli amati x-men). In definitiva consiglio vivamente la lettura di questo libro e ricordo che ne è stato tratto un famoso film, Carrie lo sguardo di satana diretto da Brian De Palma nel 1976.

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