Biomega e Blame! di Tsutomu Nihei

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biomega1.jpgNato nel 1971, Tsutomu Nihei studia architettura negli USA, in seguito rientra in Giappone e diventa uno dei più geniali mangaka del sol levante, sceneggia da solo le sue opere propendendo spesso per ambiantazioni Cyberpunk con personaggi bio-meccanici che si muovono all’interno di enormi città a più livelli. Le sue grafic novel sono letteralmente da stato dell’arte, in special modo la nuovissima Biomega e l’acclamata Blame! (con una trama vagamente simile a Matrix) entrambe edite daPanini Comics.

Biomega trama:
La storia si svolge in un’ambientazione cyberpunk, cupa, su un pianeta dominato da organizzazioni planetarie e caratterizzato da un’imponente tecnologia. La vicenda si apre sull’isola artificiale di 9J0, ormai sopraffatta dagli effetti del virus N5S che ne ha trasformato tutti gli abitanti in creature prive di intelletto, comunemente chiamate “drone”. In questo luogo popolato esclusivamente da simili mostruosità, Zoichi Kanoe, un essere umano sintetico, si sposta a bordo della sua moto, insieme all’intelligenza artificiale Fuyu Kanoe. I due sono alla ricerca di possibili umani adattati al virus e presto si imbattono in Ion Green, una giovane ragazza dotata di incredibili capacità regenerative e apparentemente immune al virus.

Blame! trama:
Il mondo di Blame! è un mondo inumano: una enorme sequenza di livelli, enormemente estesi sia in orizzontale che in verticale. Il protagonista è Killy, un individuo solitario, armato solo di una pistola. Il suo obiettivo è di trovare esseri umani che possiedono i cosiddetti geni della rete terminale. Si tratta di geni o marcatori genetici che consentono a chi li possiede di accedere alla rete. Nella sua ricerca Killy sarà ostacolato dagli esseri di silicio, creature tecnorganiche, anch’essi alla ricerca di un terminale genetico che gli consenta di entrare nella rete. Un altro mortale pericolo è costituito dalle Safeguard, esseri che costituiscono il sistema di protezione della rete e che uccidono senza alcuna pietà gli esseri umani senza il gene terminale e, in generale, chiunque tenti di accedere abusivamente alla rete.
Lavori a china (e carboncino) con tonalità molto scure, estremamente dinamiche e di forte impatto visivo, uno stile decisamente molto personale che ha messo anche a disposizione di progetti extra manga come Wolverine: Snikt! – Una serie limitata di 5 numeri, basata sul personaggio di Wolverine, oppure la riduzione grafica di Halo III. Per chi volesse saperne di più consiglio questo sito di riferimento in lingua tedesca.
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