L’ultimo dei Templari

Non mi capita spesso di scrivere di un film che non consiglierei neanche al mio peggior nemico ma ogni tanto capita e guarda caso il protagonista è quasi sempre un Nicolas Cage con lo sguardo più ebete che mai.
Si sa nella mecca del cinema USA che Cage avendo debiti chilometrici accetterebbe di girare qualunque film, è anche vero che qualche buon film lo ha anche fatto, ma questo è una vera e propria boiata.

Partiamo dal titolo italiano che come al solito è di una stupidità assurda, L’ultimo dei templari, ma questi poveri Templari vogliamo lasciarli riposare in pace?
Perchè dobbiamo riesumarli per ogni porcheria che un’autore si sogna di scrivere? che sia libro o film i templari vengono da anni coinvolti nei polpettoni più assurdi dal Codice da Vinci in poi fino a giungere a questo penoso film.
I templari sono stati un glorioso ordine che per molteplici motivi è stato martirizzato fino al suo disfacimento ma su di loro è stato detto di tutto e la maggior parte delle cose dette o scritte erano delle falsità terrificanti.

Ma torniamo al film; il titolo originale è Season of the Witch, chiaro riferimento, alle migliaia (?) di donne accusate di stregoneria e messe al rogo (?) da una chiesa oscura e cattivona in un ancora più oscuro medioevo, ennesimo stupido clichè che questo ragazzone americano, tale Bragi F. Schut riesuma per condire una sceneggiatura piena zeppa di dejavu, dalle Crociate di Scott al Nome della rosa di Eco.
Abbiamo percui la conseguente messa in discussione del fanatismo religioso cristiano (ma con un’occhio al presente e quindi facendo attenzione a non mostrare troppo gli arabi come tali altrimenti capaci che si offendano…. loro). Il massimo del politically correct per questo pasticcio horror che nel finale tira in ballo anche l’esorcista, assolutamente inconcludente e insulso.

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