Sunset Limited

A volte ci sono delle coincidenze nella vita che sorprendono; nei prossimi giorni rileggerò Sunset Limited, uno dei libri più belli e affascinanti che abbia mai letto nato dalla penna di Cormac McCarthy (autore dei romanzi da cui sono nati The Road, Non è un paese per vecchi e Il buio fuori ) testo teatrale messo in scena il 18 maggio 2006 al teatro Steppenwolf di Chicago e scopro che nel 2011 è uscito uno strepitoso e serrato film con Samuel L JacksonTommy Lee Jones.

“Sunset Limited” è il treno della metropolitana di New York: il professore universitario Tommy Lee Jones aspettava sui binari di venirne investito, quando le grosse mani nere dell’ex carcerato Samuel L. Jackson lo avevano afferrato e strappato a morte sicura. Ma tutto ciò è solamente il prologo, non rappresentato, del film diretto e interpretato da Jones, prodotto dalla pay-tv americana HBO.
Il film-tv, tratto dal testo del Premio Pulizer Cormac McCarthy è un flusso inarrestabile e avvincente di dialogo tra i due personaggi e si svolge interamente all’interno di una cucina, intorno a un tavolo, dove siedono il Bianco e il Nero. Al centro del tavolo, una vecchia Bibbia che accende la fede dell’evangelista Jackson (l’ex detenuto esalta la vita e afferma di aver ascoltato la voce di Dio).
Ma il Bianco resiste, opponendo la deriva della sua delusione e della sua depressione di uomo di cultura che non crede più in nulla. Spirituale, emotivo, profondamente religioso, il Nero; irriducibile picconatore di qualsiasi ragion di vivere, il Bianco. Entrambi sostengono con passionale vigore le loro convinzioni nel tentativo di una reciproca conversione, dando vita a un duello filosofico-esistenziale senza esclusione di colpi dialettici. 
Un linguaggio estremamente moderno esprime due opposti punti di vista a confronto, che si interrogano sulle grandi questioni: la vita, la morte, la fede, il futuro dell’umanità. E il duello verbale tra i due uomini prosegue, serrato e veloce, tra picchi di comicità e abissi di disperazione, spinto dall’incalzare sanguigno del Nero e dall’equilibrismo a occhi chiusi sui precipizi del nulla del Bianco. Strategica, inoltre, è la porta del piccolo appartamento, cui il Bianco si appoggia, sfiancato. Forse, è un simbolo, ma certamente è un elemento fisico. E ciò che rivela è che è chiusa, probabilmente con varie mandate. La porta sta a significare che non c’è via d’uscita. Ed è inutile anche cercare approdi, o risposte, nel confronto esistenziale di McCarthy, portato godibilmente sullo schermo da Tommy Lee Jones, affiancato eccellentemente da Samuel L. Jackson. Piuttosto, a riproporsi (per i personaggi e per il pubblico) è solo e sempre l’interrogativo su che cosa li (ci) tenga lontani dal loro (nostro) “Sunset Limited”.

Trama:
Il testo presenta solamente due personaggi, dei quali non si conoscono i nomi (vengono identificati come “Bianco” e “Nero”, in riferimento al colore della loro pelle). Il “Nero” è un ex-carcerato cristiano evangelico, mentre il “Bianco” è un professore ateo. Tutta l’azione si svolge nel modesto appartamento del “Nero”, situato a New York, dove i due personaggi si recano dopo il loro primo incontro. Dal dialogo fra “Bianco” e “Nero” scopriamo che si erano incontrati per la prima volta poche ore prima in una stazione, dove il “Nero” aveva evitato che il “Bianco” si suicidasse buttandosi sotto untreno di passaggio. I due personaggi cominciano quindi a dibattere sul significato della sofferenza umana, sull’esistenza di Dio e sul suicidio.

Lascia un commento