Sherlock – 2×02 – The Hounds of Baskerville

Reduce da un paio di giorni dalla seconda puntata di Sherlock, la 2×02 – The Hounds of Baskerville trovo giusto il tempo per fare un paio di considerazioni su un episodio che non regge il paragone con il primo ma che non è dispiaciuto. Il livello di questa produzione è sempre molto alto rispetto a quello che “passa il convento” che personalmente non mi lamento.
Il finale non convince del tutto anche se l’idea di aggiornare la storia del mastino gigante dei Baskerville aggiungendo una base militare modello Area51 sullo sfondo della vicenda non è niente male anche se lo stereotipo dello scienziato pazzo è ormai logora. 
L’ottima fotografia di Fabian Wagner fotografa brillantemente e in modo mirabile il passaggio dalla metropoli londinese all’atavica brughiera del Devon.
Molte come sempre, ma mai come il primo episodio, le citazioni, la ciabatta intravista in apertura, quella in cui Sherlock cerca il suo pacchetto di sigarette, richiama la pantofola nel quale lo Sherlock cartaceo conservava il tabacco. Nelle stesse scene, compare l’arpione de The Adventure of Black Peter dove Holmes provava di persona l’arma sul cadavere di un maiale per comprovare la sua teoria. E, ovviamente, non è possibile non menzionare la battuta “Once you’ve ruled out the impossible, whatever remains, however improbable, must be true” quasi del tutto identica a quella, famosissima, che compare in The Sign of the Four (Il segno dei quattro).

Nel frattempo due amici, Faramir e LucaGGi entrano in una realtà parallela decisamente molto Sherlockiana http://lucaggi.posterous.com/uno-strano-caso

Lascia un commento