London fields

London fields di Martin Amis, Einaudi.
Appena finito di leggere! Un mistery, il romanzo di un delitto ricco di comicità, una satira apocalittica, una meditazione su amore e morte, e sull’inverno nucleare.
1999: in una Londra post-thatcheriana, dura, violenta, vulnerata, tra Dickens e Biade Runner. Qui sbarca lo scrittore americano Samson Young in cerca d’ispirazione; e qui si trova di fronte, reale e in svolgimento, la storia del suo romanzo, che dunque trascrive “in presa diretta” sulle orme di un inquietante trio: Nicola Six, disperata femme fatale e per sua stessa ammissione, “figura della fantasia maschile”, che si fa complice del suo omicidio; Keith Talent, truffatore e mediocre criminale con la passione del gioco delle freccette, assassino designato; Guy Clinch, “l’antagonista”, liquida figura dell’alta borghesia, ricco, inibito e innamorato di Nicola.

Questa è la storia di un assassinio. Non è ancora accaduto. Ma accadrà

Intorno a loro la Crisi segna la fine del millennio: i missili nucleari pronti per il lancio, la terra apparentemente rovesciata sul suo asse, il sole, sempre bassissimo all’orizzonte, in un clima, anche meteorologico, che profuma di estinzione.

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