Sense8

L’invenzione dei Sensate, una specie diversa da quella umana, uno scatto evolutivo dei cromosomi, una razza non umana che si nasconde da noi è ottima. J. Michael Straczynski torna alle storie di giovani super dotati: come in Rising Stars dove in seguito a un evento cosmico, tutti i bambini concepiti a Pederson, Illinois, nascono dotati di poteri superumani, in sense8 a prescindere da quanto le persone appartenenti ad una cerchia siano disperse per il mondo il loro primo respiro avviene all’unisono.

Quando ho iniziato la visione non credevo che mi avrebbe catturato in questo modo. Sense8 è un prodotto veramente ambizioso e affascinante, devi solo dargli fiducia e lasciarti prendere dalla storia. In ogni caso ero partito con molta diffidenza perchè Sense8 non è certo una serie tv esente da pecche:

  • è eccessiva in tutto, pomposa e arrogante, molto commerciale e molto politicamente corretta;
  • tanto sesso, troppe effusioni, molte fuori luogo e sesso troppo esplicito per i miei gusti;
  • molti dei protagonisti fanno un’uso indiscriminato di droghe, cocaina, ectasy, come se fosse la cosa più normale al mondo… capisco l’esigenza di raccontare certi mondi ma non puoi far passare il concetto che sia come prendere un’aspirina;
  • tempi enormemente dilatati dalla musica, sempre molto bella bisogna dire, che però tende a rompere il ritmo e a trasformare il tutto in un video fighetto uscito da Mtv;
  • restando in tema musicale, le scene girate in india che seguono il personaggio di Kale (che si riprende nel finale) sembravano uscite da Bollywood, veramente trash come il balletto nuziale…
  • il personaggio di Lito è fortemente caricaturale, mi ha fatto ridere molto, ma forse non era questo l’intento…;
  • Will, Riley, Nomi, Sun e Wolf sono i personaggi che colpiscono di più, quelli che più hanno sofferto, Van Damme molto sottotono rispetto agli altri. Alcuni personaggi sono enormi stereotipi, in questo anche i personaggi di Lost lo erano ma qui si rischia di più l’effetto spot costruito apposta per piacere.
  • Le note positive sono che la regia dei fratelli Wachowski è ottima, la fotografia è allo stato dell’arte come pure le locations, gli attori sono veramente molto bravi, la sceneggiatura del buon Stracynski è politicamente corretta ma efficace.