The whistleblower

Gran film con una Rachel Weisz in stato di grazia (e anche Benedict Cumberbatch in un ruolo secondario). Questo di Larysa Kondracki potrebbe sembrare l’ennesimo film sulla sporca guerra nella ex Jugoslavia. Invece, inserendosi nella scia della denuncia civile alla Winterbottom si evidenzia come un’opera che si libera da uno schematismo che a volte sa di maniera.

Katryn Bolkovac, poliziotta del Nebraska divorziata e con una figlia adolescente affidata al marito, decide di fare richiesta per una missione dell’Onu in Bosnia per poter guadagnare a sufficienza per tentare di ottenere la custodia della ragazza. Siamo nel 1999 e le forze di pace controllano il territorio con l’aiuto di contractors della società britannica Democra. Katryn, dopo poco tempo dal suo arrivo a Sarajevo, scopre un traffico di minorenni dall’Est Europa: Potrebbe trattarsi dell’ennesima e ormai purtroppo ben nota tratta se non venisse progressivamente alla luce una ben più atroce verità. Le ragazze vengono messe a disposizione degli uomini delle Nazioni Unite e delle varie forze di pace che le brutalizzano. Katryn, colpita in modo particolare dalla situazione di due di loro, decide di indagare a fondo rischiando sul piano personale.

Il whistleblower è colui o colei che riferisce, in pubblico o ai propri superiori, di attività illegali commesse in un’istituzione governativa oppure in una compagnia privata o pubblica che sia.
Si tratta di una figura protetta dalla legislazione americana sin dal 1863. In questo specifico caso la società definita come Democra è in realtà la DynCorp International che ha continuato ad operare per il governo statunitense sia in Iraq che in Afghanistan.

Ci sono scene che toccano nel profondo per un motivo molto semplice: al cinema e in televisione abbiamo già assistito più volte alle atrocità commesse durante quel conflitto. Si aveva però l’impressione di poterle quasi chirurgicamente separare da noi e dal nostro vissuto. Erano i serbi, i bosniaci, i croati a trasformarsi in belve feroci contro esseri indifesi. Qui ci viene invece detto che non è andata solo così, che chi è andato con la missione di pacificare è rimasto invece (in alcuni casi ovviamente) a perpetrare il crimine.
In Italia il film non è stato distribuito in modo piuttosto miope, d’altronde siamo il paese dei cinepanettoni o no? Solo film stupidi mi raccomando.