Carol

Premetto che pur trovando molto brave le due interpreti non mi sono entusiasmato particolarmente per questo film. Sarà perchè le storie d’amore tra la giovane pura e sprovveduta e una figura più navigata, d’esperienza e sposata non mi hanno mai conquistato, questo rincorrere una giovinezza che non c’è più…
Comunque la sceneggiatura è basata sul romanzo The price of salt (conosciuto anche come Carol) della scrittrice americana Patricia Highsmith.
La storia è questa: nel 1952, Therese Belivet, una ragazza di 19 anni, commessa temporanea e aspirante fotografa, sta svolgendo il suo lavoro nel reparto giocattoli di un magazzino Frankenberg a Manhattan durante il periodo natalizio. Le si avvicina un’affascinante donna, Carol Aird, che richiede, sotto suo consiglio, un modello di trenino elettrico da regalare per Natale a sua figlia Rindy. C’è un’immediata attrazione tra Therese e Carol. Accidentalmente Carol lascia i propri guanti sul bancone, Therese decide così di mandarli al suo indirizzo (lasciatogli per la spedizione dell’acquisto) nel New Jersey. Nel frattempo Therese sta vivendo un periodo di crisi con il suo ragazzo Richard, che le ha chiesto recentemente di andare insieme a lui in Europa e, possibilmente, di sposarlo. Dannie, giornalista alle prime armi, amico di Therese, aggiusta la sua macchina fotografica e restituendogliela, le chiede di passare alla sede del New York Times dove lavora, offrendole anche di presentarla ad un suo conoscente esperto di fotografia. Therese visita Dannie nel suo studio; il ragazzo coglie l’occasione per baciarla, ma Therese si sente a disagio per l’accaduto e subito lascia il luogo. Carol sta affrontando un divorzio difficile con suo marito Harge, e sta lottando per ottenere la custodia di Rindy, la loro bambina.