La La Land

Film incredibile! 14 nominations agli Oscar, come Titanic e come Eva contro Eva. Damien Chazelle (Whiplash e la sceneggitura di 10 Cloverfield Lane) ha 31 e un talento enorme. La La Land è un’atto d’amore nei confronti del cinema (a Les Parapluies de Cherbourg di Jacques Demy, al Jazz di Minelli…) che mi ha ricordato il Tutti dicono I Love You di Woody Allen per la spensieratezza e l’allegria contagiosa (e anche l’ottimismo). A dire la verità si tratta come tematica di un film molto Alleniano (come trama mi ha ricordato per alcune cose Café Society) anche se lo stile è quello di Chazelle.
Chazelle sa come farci entrare in una storia d’amore di cui possiamo anche immaginare gli sviluppi, ci fa sorridere e poi piangere, come un consumato regista: una Los Angeles come non si vede più, le stelle dall’Osservatorio Griffith, Gioventù Bruciata, il Jazz. Ma siamo ai giorni nostri oppure negli anni 50? Siamo fuori dal tempo e qui il regista è bravissimo! I numeri musicali sono piani sequenza senza stacco, come il numero di ballo di Ave Cesare dei fratelli Coen. Emma Stone e Ryan Gosling sono magnifici, la loro alchimia è pazzesca, sono al terzo film fatto insieme dopo Crazy, Stupid, LoveGangster Squad, ballano, cantano e recitano come mai.
Personalmente sono stato educato ad amare il cinema musicale da mia mamma, con lei ho visto i film di Shirley Temple, i grandi musical della Metro-Goldwyn-Mayer (l’era d’oro del cinema), Fred Astaire e Ginger Rogers, Cantando sotto la pioggia, West side story! Ma vi assicuro che anche chi non ama i musical adorerà questo film. Andatelo a vedere, innamoratevi guardandolo, farete bene al vostro spirito e alla vostra anima.


“City of stars/ Are you shining just for me?/ City of Stars/ There’s so much that I can’t see/ Who knows?/ Is this the start of something wonderful?/ Or one more dream / that I cannot make true” canta Sebastian su un ponte sul Pacifico al tramonto.
La musica di Justin Hurwitz, amico d’infanzia di Chazelle, esprime più di quanto le parole di Mia e Sebastian non dicano.

Trama:
Los Angeles, tempo…imprecisato. Mia sogna di poter recitare ma intanto, mentre passa da un provino all’altro, serve caffè e cappuccini alle star. Sebastian è un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando nei piano bar in cui nessuno si interessa a ciò che propone. I due si scontrano e si incontrano fino a quando nasce un rapporto che è cementato anche dalla comune volontà di realizzare i propri sogni e quindi dal sostegno reciproco. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che porrà sul percorso della loro relazione.

C’è poi chi ha colto tutte le citazioni e gli omaggi di Chazelle nei confronti del genere, bellissimo!

  • Les demoiselles de Rochefort (1967)
  • Grease (1978)
  • West Side Story (1961)
  • Sweet Charity (1969)
  • Singin’ in the Rain (1952)
  • Shall We Dance (1937)
  • The Band Wagon (1953)
  • Moulin Rouge (2001)
  • Funny Face (1957)
  • An American in Paris (1951)
  • Les parapluies de cherbourg (1964)
  • On the Town (1949)
  • The Broadway Melody of 1940 (1940)