Animali notturni

Che dire di Animali notturni, così d’acchito senza pensarci troppo su direi che come atmosfera mi ha ricordato Hitchcock più che altro per la splendida colonna sonora di Abel Korzeniowski (splendida Wayward sisters) e le ambientazioni molto ricercate.
Animali notturni è a mio parere un gran film per le emozioni che suscita, già solo per questo Tom Ford ha realizzato un vero gioiello grazie anche alle interpretazioni magistrali di Amy Adams (dispiace che per un’interpretazione così intensa non abbia neanche ricevuto una nomination) e Jake Gyllenhaal.
Ma Animali notturni è anche un ritratto implacabile di un mondo falso e finto, splendido ma senza sentimenti, in cui vivono i veri ricchi che si circondano di arte e bellezza ma anche di tanta falsità.
Gli animali notturni possono essere prede o predatori, possono subire o causare dolore, quello che la protagonista attraverso la lettura del libro riuscirà finalmente ad esternare. Emblematico il finale.

Susan una mercante d’arte di Los Angeles, conduce una vita agiata ma vuota insieme al marito Hutton Morrow. Durante un weekend, mentre Hutton è via per un viaggio di lavoro, Susan trova un pacco inaspettato nella cassetta delle lettere. È un romanzo intitolato Nocturnal Animals, scritto dal suo ex marito, Edward Sheffield, con cui Susan non ha contatti da anni. Insieme al manoscritto c’è un biglietto di Edward che incoraggia Susan a leggere il libro e a chiamarlo durante la sua visita in città. Sola nel suo letto, di notte, Susan si immerge nella lettura. Il romanzo è dedicato a lei ma il contenuto è violento e devastante.