Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda

Solo io posso scrivere la mia storia. Autoritratto di una donna scomoda di Oriana Fallaci, BUR

Ho iniziato a leggere in simultanea la biografia di Oriana Fallaci e di Franco Zeffirelli, fiorentini, partigiani, amici, amati o odiati in questo becero mondo dei Social Network a seconda dello schieramento politico di appartenenza. Ma dato che io non sono assolutamente schierato ho sempre apprezzato la levatura intellettuale di questi due grandi italiani così bistrattati anche dagli amministratori della loro grande città che sempre per i suddetti motivi non ha saputo riconoscerne la grandezza. Oriana Fallaci e Franco Zeffirelli sono non si sono mai nascosti e hanno sempre detto quello che pensavano senza vendersi mai a nessuno, schietti come solo i Toscani possono essere.

Zeffirelli in occasione della morte di Oriana Fallaci, disse: «Mi vergogno della vigliaccheria di Firenze, storicamente una città di geni ma anche di mascalzoni e di vigliacchi. Quattro manigoldi le hanno negato il Fiorino d’oro, il massimo riconoscimento, ed è stato come negarle la cittadinanza. Oriana Fallaci è stata la fiorentina più importante del ‘900 e l’hanno trattata come una nemica».

“Nella mia vita ho visto molte brutte cose. Molte. Sono nata in una tirannia, sono cresciuta in una guerra, e per gran parte della mia esistenza ho fatto il corrispondente di guerra. Per anni (in Vietnam, otto) ho vissuto al fronte. Ho seguito battaglie, ho subito sparatorie e cannoneggiamenti e bombardamenti, ho testimoniato l’umana crudeltà e imbecillità.” Mai e poi mai Oriana avrebbe autorizzato una sua biografia, eppure non ha fatto altro che scrivere e raccontare la sua storia straordinaria. Lo ha fatto dalle trincee in Vietnam e dagli uffici della Casa Bianca così come dalla tenda di Gheddafi o dal quartier generale di Khomeini. Ha raccontato la storia del Novecento e con lucidità ha saputo riconoscere il più grande incubo del Ventunesimo secolo: il terrorismo globale. Ha affrontato i grandi leader politici senza mai inchinarsi di fronte al potere. “In ogni mio libro è accennata una traccia della mia biografia umana” ripeteva ai giornalisti che sfidavano la sua proverbiale diffidenza da addetta ai lavori. Così come i suoi quaderni che utilizzava per preparare meticolosamente ogni intervista contengono numerosi appunti autobiografici; brevi note che utilizzava ampliate nei suoi libri. Questi scritti restituiscono con precisione il carattere e il pensiero di una donna sui generis, capace di maltrattare grandi leader politici e divi di Hollywood, consegnando ai suoi lettori il testamento di una vita leggendaria.