L’ombra dello scorpione è il libro di Stephen King che amo di più, anche perché è il libro che più ha ispirato Lost, la mia serie tv preferita, percui è da parecchio tempo che speravo in un degno adattamento. Questo prodotto da CBS è infatti il secondo adattamento televisivo del romanzo, una prima miniserie, scritta dallo stesso King per ABC, è andata in onda nel 1994 e per certi versi mi aveva deluso.
Ma questo nuovo The Stand com’è? In definitiva la serie mi è piaciuta e ho trovato azzeccata anche la scelta degli attori l’unico vero problema risulta a mio parere l’approfondimento dei personaggi, cosa che nella serie del 1994 era decisamente più delineato anche se si trattava di sole 4 puntate. Se la serie fosse durata più di 9 puntate forse ci sarebbe stato il tempo per farlo, è un peccato che CBS abbia optato solo per una stagione per un libro che ricordo nella sua edizione definitiva, integrata da Stephen King dopo aver pubblicato l’opera, è di ben 1500 pagine. Menzione speciale per i due attori che incarnano il bene e il male, la luce e le tenebre, Alexander Skarsgard nei panni di Flag e a mitica Whoopi Goldberg in quelli di Madre Abigail.
Un potentissimo virus simile a quello dell’influenza creato in laboratorio e scappato al controllo dell’esercito si espande un bel giorno nell’aria estiva di una piccola cittadina del Maine. Non c’è una cura per questo virus e sembra che l’umanità sia sul punto di estinguersi. Ma un piccolo gruppo di persone risulta immune al virus. Il primo a dare segni di sopravvivenza è Stu, un texano, che sente il richiamo di un’anziana veggente di colore, Abigail Freemantle, detta Mother Abigail. Durante il suo cammino verso la casa di Mother Abigail, Stu incontrerà altri sopravvissuti che, come lui, hanno sentito il richiamo della veggente e vanno da lei per capire il significato del messaggio. Insieme, i sopravvissuti si uniranno per sconfiggere le forze del male guidate da Randall Flagg, un’incarnazione del Diavolo.