Brave New World

Passo tranquillamente dire che a me Brave New World serie tv tratta dal famoso romanzo distopico del 1932 scritto da Aldous Huxley è piaciuta parecchio, anzi ne vorrei vedere subito il seguito anche se da quello che ho letto forse non sarà possibile…perchè sembra che il canale USA che lo ha prodotto (ennesimo canale streaming) non voglia proseguire lo show che a questo punto dovrà trovare altri produttori.

Avendo letto il romanzo originale mi era evidente il fatto che la serie tv doveva essere riscritta, attualizzata e in questo si vede benissimo la penna di Gran Morrison. 

La trama è presto detta, ci troviamo a New London dove tutti gli abitanti vivono immersi in una felicità artificiale per via delle tre regole che regolano la società (no privacy, no famiglia, no monogamia) ma soprattutto grazie al Soma, a una droga psicotropa che anestetizza le emozioni e fa dimenticare istantaneamente ogni piccolo o grande trauma. La società è divisa rigidamente in caste, ogni individuo nasce infatti in laboratorio già destinato al suo ruolo nella società (a dirigerla se è un Alpha, impiegato nei servizi se è un Beta, ai lavori più umili se è un Epsilon).

Non voglio raccontarvi tutta la storia perché è evidente che va goduta guardando le nove puntate che compongono la serie tv. Il cast è ottimo soprattutto i tre protagonisti, l’Alpha, Bernard Marx (Harry Lloyd, il Viserys Targaryen di Game of Thrones), la Beta Lenina Crowne (Jessica Brown Findlay) e per ultimo il “selvaggio” John (un’ottima Alden Ehrenreich) che I due abitanti di New London trovano nel parco tematico Savages lands dove vivono realmente umano non civilizzato agli occhi dei nostri Alpha e Beta. Inutile dire che la presenza di John sarà altamente destabilizzante per gli abitanti della nostra città perfetta, un vero virus lasciato libero di agire indisturbato.

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