Il secondo film fu WarGames giochi di guerra(del 1983) con Matthew Broderick, e a parte la strumentazione di cui il protagonista era in possesso e che noi ci sognavamo fu il primo film in cui vidi un Modem (che permette laMOdulazione e la DEModulazione dei segnali di informazione da qui il nome), una sorta di rete primordiale (probabilmente Arpanet) e il primo hacker in azione, un film fondamentale.
Trama: Il giovane David Lightman, più che un appassionato di informatica è un abile e promettente hacker. Vuole introdursi nel computer di una nota casa di videogiochi, la Protovision, che lancerà per Natale una ricca collana di nuovi prodotti, per dare un’occhiata in anteprima; tentando di connettersi sistematicamente a tutti i computer dello stesso stato dell’azienda, egli riesce invece a raggiungere un supercomputer del Pentagono studiato per rispondere ad un attacco missilistico: il WOPR (War Operation Plan Response). Questo evolutissimo calcolatore, ubicato nella base fortezza di comando NORAD, valuta azioni e contromosse ad un eventuale attacco russo basandosi sull’esecuzione di numerosi giochi strategici: una volta letto l’elenco di tali giochi, David si convince di aver raggiunto il suo scopo ed inizia una partita a Guerra Termonucleare Globale nella quale si schiera con i sovietici. Sfortuna vuole che, in quegli stessi giorni, nella base NORAD, il sistema di difesa e di attacco statunitense era stato completamente automatizzato in seguito alla riluttanza di uno degli “addetti ai lavori” (quelli, cioè, abilitati a “girare le chiavi” di avviamento per il lancio dei missili nucleari verso l’Unione Sovietica) nel corso di un’esercitazione, che credeva si trattasse di un attacco reale. A seguito di ciò, il WOPR, praticamente, prende da solo tutte le decisioni strategiche e, disgraziatamente, prende parte attiva al gioco iniziato da David. Entro pochi minuti David deve abbandonare la connessione ma il supercomputer ha già allarmato gli stati maggiori dell’esercito segnalando un attacco nucleare imminente, che portano lo stato della difesa (DEFCON) degli Stati Uniti d’America sempre più verso la guerra…
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