Creative Geek


La luna

Esistono persone che con la loro creatività possono addirittura arrivare ad influenzare il futuro, esistono Geek che con il loro lavoro fondono tecnologia e creatività e creano capolavori. Questa è la filosofia che accomuna Enrico Casarosa, Damon Lindelof, Cory Doctorow e Jonathan Ive rispettivamente nel campo dell’animazione, del cinema, della letteratura e del design.

Enrico Casarosa è un geniale artista italiano che dopo aver lavorato alcuni anni a New York, aver studiato animazione e aver lavorato in alcuni piccoli studios è stato assunto dalla Blue Sky per L’era glaciale, nel 1999. Dopo L’era glaciale si sposta definitivamente alla Pixar, il primo film su cui si concentra è Ratatouille (come autore dello storyboard, settantaduemila disegni, circa cento board al giorno), lavoro durato quattro anni poi Up e adesso ha concepito e diretto il corto La luna che uscirà in coppia con Brave (ambientato in Scozia) il nuovo film d’animazione della Pixar nel 2012. 
«Non è un corto autobiografico, ma è certamente molto personale, contiene molto della mia vita e del mio mondo, a cominciare dal mare, io sono nato e cresciuto a Genova. Ma quel che mi inorgoglisce di più”, aggiunge l’Head of Story dei film Pixar, “è che di solito ci chiedono di presentare tre concept, tre proposte di cortometraggi da accoppiare al film principale, mentre questa volta hanno scelto subito il primo che gli ho presentato, ed è la prima volta anche che il film abbia già assunto vita propria indipendentemente dalla pellicola che accompagna».
Twitter: http://twitter.com/#!/sketchcrawl

Damon Lindelof una delle menti creative di Lost (suo il mitico episodio Il salmo 23), autore anche di fumetti (The Ultimates, Hulk) e film (produttore di Star Trek) è l’autore della sceneggiatura di Prometheus ritorno alla fantascienza di Ridley Scott
Per Prometheus ha creato una mitologia rivoluzionaria, nella quale un team di esploratori scopre le origini del genere umano sulla Terra, attraverso un viaggio emozionante ai confini oscuri dell’universo. Lì dovranno combattere una terribile battaglia per salvare il futuro dell’umanità.
«Ho sentito una responsabilità enorme essendo uno dei creativi del progetto, ma con mio grande sollievo Scott ha rappresentato una grossa rete di sicurezza. Abbiamo avuto molte conversazioni in cui lui ha chiarito che tipo di film voleva fare. Una volta colto il senso, il lavoro è consistito nel canalizzare quell’idea in modo da farla entrare nella mia visione, in contrapposizione alla sua. Scott è stato molto comprensivo sulle proposte che gli facevo, e ciò che ne è risultato alla fine è stata una rielaborazione delle sue idee secondo la mia prospettiva».
Twitter: http://twitter.com/#!/damonlindelof

Cory Doctorow è lo scrittore di fantascienza più “moderno” del panorama internazionale: blogger, “attivista” tecnologico, co-editor del popolare weblog Boing Boing, ex direttore degli affari europei per la Electronic Frontier Foundation, organizzazione no-profit che si occupa di libertà nel diritto tecnologico. Con Charles Stross ha scitto un romanzo sulla post singolarità dal titolo di The Rapture of the Nerds
«E’ sempre stato difficile prevedere il futuro – spiega Cory Doctorow -. Ma la fantascienza non deve prevedere il futuro ma produrre narrative “futuristiche” in grado sì di inspirare il futuro. E’ proprio nell’atto di produrre queste narrative che siamo stimolati a pensare al presente e alle nostre relazioni con la tecnologia. Prendiamo Isaac Asimov che spesso viene citato come lo scrittore di fantascienza che più di ogni altro ha saputo preconizzare tecnologie e scoperte scientifiche di oggi. Nei suoi libri ci saranno tipo 10 milioni di visioni del futuro ma solo tre milioni o forse la metà si sono poi realizzate. Sostanzialmente perché ha ispirato le persone a realizzarle. Per dirla in altro modo, se compro della pasta tornando a casa e prevedo che per cena ci saranno spaghetti questo non mi rende un visionario futurista».
Twitter http://twitter.com/#!/doctorow

Jonathan Ive responsabile del design dell’iMac, iPod, iPhone e di altri prodotti Apple.
La sua creatività segue alcuni precetti che hanno alla base il fatto che l’attenzione ricada, su valori quali semplicità, sostenibilità e capacità di dare spazio all’espressività delle persone senza limitarla.
Ed ecco come Jobs mi ha parlato del suo rispetto nei confronti di Ive:
«Il cambiamento che Jony ha apportato, non solo alla Apple, ma nel mondo, è incredibile. È una persona spaventosamente intelligente, in tutti i sensi. Ha una visione dell’impresa, una visione del marketing. Assorbe i concetti con la facilità di un click. Ha chiara la nostra essenza meglio di chiunque altro. Se posso dire di avere un partner spirituale alla Apple, quello è Jony. Che sa bene che la Apple è un’azienda finalizzata alla creazione di prodotti. Lui non è solo un designer. Ecco perché lavora direttamente per me. Alla Apple ha più potere operativo di chiunque altro all’infuori di me. Non c’è nessuno che possa dirgli che cosa fare o che cosa lasciar perdere».
Twitter http://twitter.com/#!/svpjonathanive

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