Treno di notte per Lisbona

Questa trasposizione del regista Billie August (La casa degli spiriti, Il senso di Smilla per la neve, Con le migliori intenzioni) dell’omonimo libro di Pascal Mercier mi ha veramente affascinato. Complice il cast di altissimo livello che vede insieme Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck, Bruno Ganz e Christopher Lee ma anche l’abile sceneggiatura che compone un puzzle per niente banale che fino alla fine tiene incollati allo schermo.

Il professor Raimund Gregorius (jeremy Irons) vive da solo in un piccolo appartamento di Berna ed ogni mattina si reca nella scuola dove insegna. Conduce una vita alquanto monotona e ripetitiva, circondato dalla sola compagnia dei propri libri, non traendo particolare soddisfazione dagli studenti e concedendosi ogni sera una partita a scacchi a cui gioca da solo, per ingannare il tempo. Una mattina però, sulla strada che abitualmente percorre per recarsi a lavoro, salva la vita ad una donna in procinto di lanciarsi da un ponte, un incontro tanto fortuito quanto breve che gli cambierà la vita.

Treno di notte per Lisbona ci cala nel regime di Antonio de Oliveira Salazar, mostrandocelo da una certa distanza (sia temporale che visiva), attraverso il racconto di chi ha partecipato attivamente alla resistenza. Il professor Raimund entra in possesso di un libro e di un biglietto del treno per Lisbona, nascosti tra le tasche del cappotto della sconosciuta che ha tratto in salvo, e decide di intraprendere un’avventura alla scoperta dell’autore del libro e di se stesso. “Mi sarebbe piaciuto essere l’autore del libro” spiega Raimund sentendosi coinvolto nelle vicende dell’autore del libro come fossero state da lui vissute in prima persona. “Quando la dittatura è un fatto, la rivoluzione è un dovere”. Consigliatissimo.

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