Il Natale di Flavia de Luce

Il Natale di Flavia de Luce, di Alan Bradley, Sellerio

Quattro anni fa lessi con molto piacere Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli di Alan Bradley. Ora con mio grande piacere scopro che Sellerio sta proponendo tutta la serie dei casi della ragazzina più furba e incorreggibile del mondo, Flavia de Luce, ambientati nell’incantevole campagna inglese degli anni 50, audace miscela di Sherlock Holmes, Agatha Christie e Pippi Calzelunghe. Io ho scelto Il Natale di Flavia de Luce ma leggerò di sicuro anche A spasso tra le tombe, Aringhe rosse senza mostarda senza dimenticare pubblicato precedentemente da Mondadori La morte non è cosa per ragazzine.

I misteri di Flavia de Luce avvincono in una atmosfera assieme tenera e tenebrosa, perfida con un fondo di innocenza. La voglia di seguirli pagina dopo pagina, in un intrattenimento gustoso e venato di attesa, amalgamati da un’ironia fatta di sottintesi e doppi sensi, acuta e pura come solo una vera undicenne intelligente e priva di pregiudizi che racconta può creare. Ma su ogni sensazione da lettori domina lei, Flavia de Luce, cui basta la singola parola con cui la descrisse il «New York Times»: incantevole.

Un triste Natale si profila per l’undicenne Flavia de Luce e nemmeno gli amati esperimenti di chimica, da un po’ di tempo tendenti irresistibilmente a sintetizzare veleni, riescono a consolarla. Le condizioni economiche negative hanno costretto il padre a dare in affitto parte della dimora di famiglia. La tenuta di Buckshaw, con il parco innevato e la magione sterminata, dovrà ospitare un’intera troupe cinematografica per girare un film ambientato in una tipica casa nobiliare di campagna inglese.
L’invasione si rivela meno noiosa del previsto. Al contrario, Flavia, le tremende sorelle Daffy e Feely, l’impareggiabile Dogger e la fedele signora Mullet, si trovano trascinati nel pieno della tempesta creativa filmica, chiassosa irriverente divertente, e soprattutto fanno spigliata conoscenza con la diva delle dive, Phyllis Wyvern che non si capisce mai quando smette di recitare, e con il suo partner, Desmond Duncan, dal profilo che si staglia nell’aria.
Il caotico tran tran delle riprese viene interrotto da una serie di incidenti inattesi. Una bufera di neve isola la casa da tutto il mondo esterno. E un raccapricciante assassinio, preannunciato da parecchi particolari, allusivi o indiziari, offre all’ingegnosa Flavia di esercitare finalmente il candido intuito di detective infallibile e la perizia di scienziata sperimentale.