I 10 film più belli sul cinema di Hollywood

Esistono film che sono riusciti a raccontare il cinema in modo poetico, assoluto e che hanno la fatto storia come Effetto Notte di François Truffaut, 8 ½ di Federico Fellini, Stardust Memories di Woody Allen, Viale del tramonto di Billy Wilder, Hollywood Party di Blake Edwards. Poi ci sono film che io amo letteralmente, e per i quali anche l’Accademy ha un certo debole, sono quel genere di film che raccontano le vite di attori, registi o sceneggiatori della grande Hollywood. L’età d’oro di Hollywood o della new Hollywood come One upon a time in Hollywood il nuovo film di Quentin Tarantino: Los Angeles, 1969, intorno al periodo degli efferati delitti della famiglia Manson. L’attore televisivo in declino Rick Dalton, protagonista alla fine degli anni cinquanta di un telefilm western di successo, e la sua controfigura nonché miglior amico Cliff Booth stanno cercando di farsi un nome all’interno dell’industria cinematografica, in una Hollywood ormai diventata a loro estranea. A smuovere le vite dei due protagonisti sarà Sharon Tate, un’attrice vicina di casa di Rick…

Ave Cesare!
Siamo nei primi anni 50, Eddie Mannix è impegnato a risolvere tutti i problemi degli attori e registi della Capitol Pictures. I suoi ultimi incarichi comprendono un regista scontento, un cowboy cantante, un bel nuotatore e un affascinante ballerino. Omaggio appassionato dei fratelli Coen che anche stavolta sfornano un buon film che parla d’amore per il cinema, per la hollywood dei tempi d’oro e non solo. Solo loro potevano riuscirci senza scadere nello stucchevole. Non un capolavoro ma descrive con la giusta ironia l’ambiente.

La La Land
Los Angeles, tempo…imprecisato. Mia sogna di poter recitare ma intanto, mentre passa da un provino all’altro, serve caffè e cappuccini alle star. Sebastian è un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando nei piano bar in cui nessuno si interessa a ciò che propone. I due si scontrano e si incontrano fino a quando nasce un rapporto che è cementato anche dalla comune volontà di realizzare i propri sogni e quindi dal sostegno reciproco. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che porrà sul percorso della loro relazione.
Trumbo
Fine anni quaranta in pieno maccartismo la carriera di successo dello sceneggiatore Dalton Trumbo (lavorò per la Columbia, la MGM, la RKO ed era una presenza fissa nella scena sociale hollywoodiana) subisce un arresto, quando lui e altre figure di Hollywood vengono incluse nella lista nera per via delle loro simpatie comuniste. Trumbo inizia una lotta contro il governo e i boss degli studios, nonostante ciò trovò il modo scrivere, sotto pseudonimo, altri film di successo, come Vacanze romane o Spartacus per un giovanissimo Stanley Kubrick.
The aviator
1927. Howard Hughes: produttore, appassionato di aviazione, affetto da disordine ossessivo-compulsivo. Sono queste tre caratteristiche che debbono avere stimolato Martin Scorsese ad affrontare il primo film biografico della sua carriera. Nell’ostinato giovane produttore di film che hanno fatto la storia del cinema come Angeli dell’infernoScarface, nell’esperto aeronautico capace di prevedere e di rischiare sul futuro dell’aviazione civile ha visto uno di quei personaggi capaci di ‘sporcarsi le mani’ per il raggiungimento di un obiettivo. Epico e con un grande Di Caprio.
Life
Dennis Stock è un ambizioso fotografo dell’agenzia Magnum e sogna di pubblicare sulla rivista Life, ma nel frattempo si guadagna da vivere paparazzando le star. Il suo lavoro lo divide tra New York, dove vivono l’ex moglie e il figlio, e Los Angeles, ed è proprio qui che nel 1955 ad una festa di Nicholas Ray incontra l’attore astro nascente del cinema, James Dean, reduce dalle riprese del film La valle dell’Eden. Tra i due nasce un’amicizia che svelerà le persone, il loro mondo, le loro fragilità, la difficoltà di entrambi di relazionarsi ai sentimenti, alla famiglia ma anche al proprio lavoro.
La rosa purpurea del cairo
Anni ’30, durante la Grande Depressione la malinconica Cecilia (Farrow) trova evasione dalla sua vita di privazioni passando pomeriggi interi in un cinema, dove proiettano senza sosta il feuilletton La rosa purpurea del Cairo. Accade che il bel protagonista del “film nel film” (Daniels), colpito dall’assidua presenza della sognante Cecilia e stanco della monotonia del suo ruolo, abbandoni lo schermo per vivere maldestramente con lei una tenera e ironica storia d’amore. Film intelligente, delizioso, malinconico e poetico di Woody Allen.
Chi ha incastrato Roger Rabbit
Anni ’40, un detective scalcinato cerca di scagionare il suo cliente dall’accusa di aver ucciso un corteggiatore della moglie. Qui però il cliente è un personaggio dei cartoni animati (che somiglia a Bugs Bunny) e le indagini si svolgono a “Cartoonia” dove vivono “cartoni” buoni e cattivi. La “factory” di Steven Spielberg e la Walt Disney uniscono le loro forze per un best-seller che è nel contempo un grande exploit tecnico (la perfetta fusione fra cartone e fotogramma recitato) e poi un superdivertimento dalle mille trovate. Capolavoro del genere.
Ed Wood
Anni ’50. Lo stralunato Ed Wood sa bene cosa significa preoccuparsi di quel che pensa la gente. Per il suo esordio al cinema, Wood riesuma dalla bara del dimenticatoio Bela Lugosi, vecchia icona del cinema horror, acerrimo nemico del più amato Boris Karloff. Ha così inizio un travagliato iter produttivo caratterizzato da ispirazioni assurde, stima malriposta e tante delusioni, incapaci però di spegnere un entusiasmo solitario e testardo. Di Tim Burton con Jonny Deep, Bill Murray e Martin Landau.
Hitchcock
1960, il maestro del brivido Alfred Hitchcock, dopo Intrigo Internazionale, è alla ricerca di un soggetto diverso, di qualcosa di nuovo, e si appassiona al romanzo di Robert Bloch che trae ispirazione dalla vicenda del pluriomicida  Ed Gein. La Paramount, con cui Hitch è sotto contratto, non ne vuole sapere di produrre Psyco, giudicandolo troppo orrorifico, ma il regista è convinto al punto da autoprodursi il film, girando negli studi Universal con la troupe della sua serie televisiva per abbattere i costi. Geniale Anthony Hopkins che non fa la caricatura di Hitch.
Saving Mr. Banks
1961, ossessionato dalla promessa fatta alle sue figlie, Mr. Disney sogna di realizzare un musical in technicolor con pinguini animati e spazzacamini volteggianti dal libro Mary Poppins. Cocciuta e ostinata a rendere la vita un inferno a chiunque, l’autrice Miss Travers si persuade a partire per la California. Impermeabile agli ossequi e all’amabilità di Walt Disney e dei suoi assistenti, Pamela si siede in cattedra e passa in rassegna lo script e la sua infanzia, sublimata nei suoi romanzi. Tom Hanks ed Emma Thompson fantastici.