The Order 1886

Da vecchissimo appassionato di gaming, non posso non citare questo The Order 1886 (per PlayStation 4 uscito a febbraio 2015) sviluppato dai Ready at Dawn che solo a leggere la trama mi ha provocato un brivido di piacere, inoltre ho avuto modo di giocarci e vi devo dire che, a mio parere, qui si parla di capolavoro assoluto.
Come prima cosa l’ambientazione è favolosa e ricostruita in modo divino, una Londra vittoriana e steampunk che è un piacere anche solo esplorarla. La mia memoria va a BioShock che stilisticamente diverso ma che provocava emozioni nuove ogni volta che si giocava.
Qui l’esperienza è addirittura cinematografica, con immagini e colonna sonora degne di un film (che a mio parere arriverà di sicuro a breve).

Questa l’affascinante trama: indietro nella notte dei tempi, uomini e animali si sono uniti dando vita a feroci e letali mezzosangue, i quali sono riusciti a sopravvivere fino all’età moderna grazie alla loro formidabile forza. A combatterli ci pensano da secoli i Cavalieri della Tavola Rotonda, in possesso del Santo Graal, la coppa con cui Gesù celebrò l’Ultima Cena ed entro cui venne raccolto il suo sangue dopo la crocifissione. La sacra reliquia è alla base del rituale d’iniziazione all’Ordine ed è indispensabile all’ottenimento della Linfa Nera, un liquido miracoloso che oltre che a estendere notevolmente la vita di chi la beve, possiede anche miracolose capacità curative che ci daranno una seconda chance qualora gli scontri volgano al peggio. Nella Londra alternativa si muovono gli eredi degli originari cavalieri di Re Artù. Il loro numero è chiuso e si succede alla carica solo in caso di morte del predecessore. Ecco allora che Sebastian Malory, il più anziano di tutti e il capo della squadra, è il secondo a portare il nome di Sir Percival. Egli è il mentore e il migliore amico di Grayson, il protagonista di The Order 1886 e il terzo a potersi fregiare del titolo di Sir Galahad. 
In un solo gioco ci sono talmente tante fascinazioni dalla fantascienza ai mondi alternativi dallo steampunk alla mitologia legata a Re Artù che ammetto mi ha sfiorato il pensiero di procurarmi una PlayStation e acquistare all’istante una splendida collector edition.